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Morto a soli 25 anni il ciclista spagnolo Arturo Gravalos

Una tragica notizia ha scosso il mondo dello sport: è morto dopo una lunga battaglia contro un tumore al cervello il ciclista spagnolo Arturo Gravalos. L’atleta classe 1998, professionista dal 2021, militava nella Eolo-Kometa.

Morto il ciclista spagnolo Arturo Gravalos

La prima corsa importante di Arturo Gravalos era stato il Giro d’Ungheria nel 2020, l’anno successivo aveva partecipato alla toscana Strade Bianche. Il suo miglior piazzamento è stato un 43esimo posto al GP di Lugano. Dopo alcuni malori accusati nel corso degli allenamenti nel novembre del 2021 ha ricevuto la terribile diagnosi: tumore cerebrale.

Gravalos era stato operato nell’ospedale di Saragozza, in Spagna. L’intervento era riuscito, ma in queste ultime settimane le sue condizioni sono peggiore. Il ciclista era ricoverato dallo scorso aprile in ospedale dove è morto nella notte del 19 maggio.

La nota della Federazione Riojana de Ciclismo

A diffondere la tragica notizia è stata la Federazione Riojana de Ciclismo con una lunga nota: “La triste notizia che non avremmo mai voluto dare. Te ne sei andato, Arturo, te ne sei andato per sempre: hai attraversato le nostre vite come una stella cadente, ma la tua luminosità vivrà sempre nei nostri cuori”.

Il comunicato della Eolo-Kometa

“La sua morte lascia un vuoto insostituibile nei nostri cuori, poiché non dimenticheremo mai la sua gioia e il suo sorriso eterno. La sua voglia di vivere, sempre presente anche prima dell’inizio della malattia, ci ha lasciato migliaia di momenti magici dentro e fuori le competizioni Arturo non si è mai arreso, perché quella era la sua natura: voler rimettere il pettorale. Non ha fissato una scadenza per quel ritorno, ma era chiaro che avrebbe affrontato ogni gara come un’opportunità datagli dalla vita. Arturo ha voluto lasciare il segno nello sport che amava tanto e nel quale generava tanto affetto e tanto affetto; quel segno che ha lasciato così bene alla sofferenza dei rivali in quelle accelerazioni di cui è stato protagonista durante la sua permanenza in ambito amatoriale o addirittura da professionista, come nella sua ultima corsa: il Giro del Medio Brenta del 2021. La vita gli ha messo davanti negli ultimi tempi molti ostacoli e lui ha sempre reagito con il meglio di sé, superandoli con la massima positività. Ha tenuto per sé il suo dolore o il suo rimpianto, rifiutandosi di dargli continuità. Armato del suo enorme sorriso, si è occupato di costruire, sostenere, lodare e ringraziare. Non ti dimenticheremo mai, Arturo”.

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