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Addio a Carlo Sassi, il papà della moviola: il giornalismo sportivo perde una leggenda della Rai

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Carlo Sassi

È morto all’età di 95 anni Carlo Sassi, inventore della moviola e volto storico di Rai Sport. Con La Domenica Sportiva e Quelli che il calcio ha cambiato per sempre il modo di raccontare il calcio in TV.

Morto Carlo Sassi, il papà della moviola: addio al volto storico di Rai Sport e Quelli che il calcio

Il mondo del giornalismo sportivo italiano piange Carlo Sassi, scomparso a 95 anni in una domenica di campionato, giorno simbolo della sua lunga carriera. Considerato il “papà della moviola”, Sassi ha rivoluzionato il modo di raccontare il calcio in televisione, trasformando l’analisi degli episodi arbitrali in un appuntamento imprescindibile per milioni di appassionati.

Entrato in Rai nel 1960, iniziò a lavorare a La Domenica Sportiva, per poi firmare una delle innovazioni più memorabili della storia televisiva: la moviola, introdotta nel 1967 insieme a Enzo Tortora e Bruno Pizzul. La sua prima apparizione fu legata al celebre “gol fantasma” di Gianni Rivera nel derby Milan–Inter, episodio destinato a entrare nella storia del calcio.

Dalla moviola a “Quelli che il calcio”

Dopo l’esperienza a La Domenica Sportiva, condusse nel 1991 il programma Quasi gol con Sandro Ciotti e, dal 1993 al 2001, divenne uno dei protagonisti di Quelli che il calcio, trasmissione che lo consacrò al grande pubblico. Qui, con ironia e stile pacato, seppe raccontare il calcio in maniera diversa, conquistando generazioni di spettatori.

Sassi aveva iniziato la sua carriera come calciatore, militando in Serie C e nei dilettanti, esperienza che gli fornì quella conoscenza del gioco poi messa al servizio del giornalismo televisivo. La sua scomparsa lascia un vuoto nel giornalismo sportivo e in quanti hanno imparato ad amare il calcio anche attraverso la sua voce e le sue immagini rallentate.

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