Cronaca Salerno, Salerno

Morte sospetta al “Ruggi”, la famiglia presenta esposto in Procura: indagini in corso

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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Come riportato da La Città nell’edizione odierna, la vicenda relativa alla morte di Ulrico Palescandolo, 28 anni, residente a Pellezzano, avvenuta lo scorso 27 ottobre all’ospedale “Ruggi d’Aragona” di Salerno, apre un nuovo fronte di verifiche sulle procedure in area emergenza.

Il giovane è deceduto nel reparto di Rianimazione dopo un percorso di circa 18 ore trascorse tra il Pronto soccorso e il successivo ricovero, durante le quali – secondo i familiari – si sarebbe registrato un progressivo peggioramento delle condizioni cliniche. A sollevare il caso è stato un esposto depositato in Procura dall’avvocato Mattia Alfano, legale della famiglia, che chiede di accertare eventuali responsabilità o omissioni da parte del personale sanitario.

Morte sospetta al “Ruggi”, la famiglia presenta esposto

L’esposto, presentato venerdì, ricostruisce le fasi del ricovero del ventottenne presso il nosocomio di via San Leonardo, evidenziando punti ritenuti critici nella gestione clinica del paziente. L’obiettivo è verificare se il quadro sanitario sia stato valutato tempestivamente, se i trattamenti adottati fossero adeguati rispetto all’evoluzione della sintomatologia e se vi siano stati ritardi o mancate procedure nella presa in carico. La Procura dovrà ora acquisire la documentazione medica, le cartelle cliniche, le testimonianze del personale di turno e gli eventuali tracciati diagnostici relativi alle ore precedenti il decesso, a cui seguirà, con ogni probabilità, la disposizione dell’esame autoptico.

Il caso trova eco anche perché l’avvocato Alfano è lo stesso che rappresenta i familiari di Cristina Pagliarulo, la donna di Giffoni Valle Piana deceduta nei mesi scorsi in circostanze ritenute analoghe, sempre al “Ruggi d’Aragona”. Tale coincidenza ha contribuito a riportare l’attenzione sulle dinamiche interne all’area emergenza dell’ospedale salernitano, già al centro di interrogativi sul fronte dei tempi di attesa e della gestione delle criticità cliniche.

La comunità di Pellezzano è rimasta scossa dalla notizia, così come il personale dell’ospedale che attende l’esito degli accertamenti. La vicenda richiama inoltre l’attenzione sul tema, più volte evidenziato a livello regionale, del sovraffollamento dei pronto soccorso e della pressione assistenziale a cui sono sottoposti i reparti di emergenza. Gli inquirenti dovranno ora stabilire se il decorso clinico di Palescandolo sia stato inevitabile o se si siano verificati comportamenti riconducibili a imperizia, imprudenza o negligenza.

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