Cronaca Salerno, Salerno

Morte di Caterina Lambiase, due medici indagati: aperta un’inchiesta per chiarire le cause del decesso

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Caterina Lambiase, morta al Ruggi di Salerno
Caterina Lambiase, morta al Ruggi di Salerno

Sono stati iscritti nel registro degli indagati i due medici che hanno eseguito gli interventi chirurgici su Caterina Lambiase, la donna di 50 anni originaria di Salerno, residente nel quartiere di Fuorni, deceduta nella notte tra domenica e lunedì in seguito a complicanze post-operatorie. L’inchiesta, avviata dalla Procura della Repubblica di Salerno, punta a fare luce su quanto accaduto nelle ultime ore di vita della paziente, il cui caso viene al momento classificato come “morte sospetta” come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.

Morte di Caterina Lambiase, due medici indagati

Secondo quanto riferito dai familiari, la donna era arrivata al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” nella tarda mattinata di domenica a causa di forti dolori addominali. Dopo le prime valutazioni cliniche, i sanitari avevano disposto un intervento chirurgico per trattare una diverticolite. Inizialmente, l’operazione sembrava essere riuscita senza particolari complicazioni: Caterina aveva avuto modo di comunicare con i parenti fino a tarda sera. Tuttavia, nel corso della notte, le sue condizioni si sarebbero aggravate improvvisamente, rendendo necessario un secondo intervento, dal quale la paziente non è più uscita viva.

È proprio su quest’ultima operazione che si concentrano gli interrogativi della famiglia, assistita legalmente dall’avvocato Grazia Cirillo. I parenti, e in particolare il marito e la figlia ventenne, chiedono di conoscere nel dettaglio cosa sia accaduto e perché sia stato necessario un secondo intervento in condizioni cliniche che, a loro dire, erano già fortemente compromesse.

L’iscrizione nel registro degli indagati dei due chirurghi, spiegano fonti giudiziarie, rappresenta un atto dovuto per consentire alla magistratura di procedere con gli accertamenti tecnici irripetibili. Proprio in questa ottica è stato conferito l’incarico per l’esecuzione dell’autopsia sul corpo della donna. L’esame, effettuato dal medico legale Nicola Maria Giorgio su incarico del pubblico ministero titolare del fascicolo, Katia Cardillo, si è svolto nel pomeriggio di ieri ed è proseguito fino a tarda serata. Al momento, non sono stati diffusi dettagli sull’esito dell’autopsia, mentre è stata sequestrata la cartella clinica per ricostruire il decorso ospedaliero della paziente.

La direzione generale dell’Azienda ospedaliera “Ruggi” non ha finora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito all’accaduto. La salma di Caterina è stata restituita alla famiglia subito dopo gli esami autoptici, e i funerali potrebbero svolgersi già nella giornata odierna. In città, la notizia della morte ha suscitato sgomento e dolore, soprattutto nella zona orientale dove la cinquantenne era molto conosciuta. Il caso ha generato particolare attenzione anche in relazione alla recente scomparsa di Cristina Pagliarulo, un altro episodio che ha alimentato preoccupazioni e per il quale è tuttora in corso un’indagine separata.

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