È stata inaugurata la mostra sui trent’anni dei Calendari di Montesano sulla Marcellana. Storie, tradizioni e memoria locale raccontate in un percorso culturale unico presso la Chiesa di Sant’Andrea.
Montesano sulla Marcellana celebra 30 anni di calendari storici: inaugurata la mostra
Montesano sulla Marcellana ha dato il via alla mostra dedicata ai trent’anni dei suoi celebri calendari, ospitata nella Chiesa di Sant’Andrea. L’esposizione, dal titolo “Storie, leggende, miti, riti, usi, costumi, tradizioni, canti e dialetto nei calendari di Montesano sulla Marcellana dal 1996 al 2025”, raccoglie tutte le trenta edizioni originali, offrendo un percorso tra memoria, cultura e identità del territorio.
La giornata è iniziata con una conferenza stampa presso Palazzo Gerbasio, moderata dal giornalista Giuseppe “Geppino” D’Amico, che ha sottolineato l’importanza educativa e comunitaria del progetto. Il sindaco Giuseppe Rinaldi ha evidenziato come il calendario abbia raccontato le storie quotidiane dei cittadini, diventando un appuntamento atteso dall’intera comunità.
Il presidente del Centro Studi e Ricerche “Radici”, Angelo Sica, ha ricordato come il lavoro dei calendari sia frutto della collaborazione di anziani, famiglie, docenti e studenti, salvaguardando tradizioni, dialetto e riti religiosi e civili. Il direttore del Museo Civico Etnoantropologico, Giuseppe Aromando, ha definito l’iniziativa “degna di uno spazio museale” e ha confermato la disponibilità a creare un archivio permanente.
Contestualmente è stato presentato il Calendario 2026, 31ª edizione, dedicato a “Dall’industria armentizia all’industria tessile”. Il lavoro documenta la vita nel XIX secolo, tra pastorizia, lavorazione della lana e sviluppo dei telai e delle antiche gualchiere di Prato Comune, offrendo un racconto che unisce economia, cultura e identità locale.
Il calendario 2026 è realizzato con il supporto della BCC Magna Grecia e il patrocinio di UNICEF Campania e del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, e sarà distribuito gratuitamente a scuole, famiglie e istituzioni. La mostra resta visitabile presso la Chiesa di Sant’Andrea, offrendo l’occasione di riscoprire trent’anni di storia vissuta del territorio.
