Ha lasciato una lettera sul davanzale di casa dei genitori, Christian Persico, il 36enne accusato dell’omicidio di Tina Sgarbini, uccisa all’interno del suo appartamento a Montecorvino Rovella. Lo riporta l’edizione odierna de Il Mattino.
La 47enne da qualche mese aveva interrotto la relazione con Persico, che andava avanti dal 2016. Tina è morta per “asfissia meccanica esterna”. “Potrebbe essere stata strangolata o potrebbe esserle stato messo qualcosa in bocca” ha spiegato il medico legale.
Omicidio di Tina Sgarbini: la lettera di Christian Persico, “Ho perso la testa”
Dopo il brutale omicidio Christian Persico ha scritto una lettera per i genitori. Il 36enne nella missiva sostiene che Tina Sgarbini l’avesse tradito. L’uomo chiede poi ai genitori «non ammalatevi per me» e fornisce loro indicazioni precise su cosa fare dopo la sua morte.
Nella stessa lettera, infatti, Persico annuncia l’intenzione di togliersi la vita. Il 36enne chiede di essere cremato e si scusa ancora «per il male che ho creato». Non è chiaro se il tentativo di suicidio sia davvero avvenuto. Persico è stato trovato 16 ore dopo l’omicidio, con il volto tumefatto.
Le accuse
«Ho perso la testa» si legge ancora nella lettera. Christian Persico è accusato di omicidio volontario. Al momento si trova presso il carcere di Salerno. Il suo avvocato lo ha descritto come «tranquillo e lucido». Persico , rivela il difensore, «si è avvalso della facoltà di non rispondere. Oltre alle sue generalità, non ha reso altre dichiarazioni».