L’Esame di Maturità 2026 cambia nome e struttura: orale obbligatorio, seconda prova specifica per indirizzo, commissione ridotta e elaborato critico sulla cittadinanza attiva.
Maturità 2026, ecco le novità: nuovo nome, orale obbligatorio e seconda prova specifica per indirizzo
Dal 2026 l’esame finale delle scuole superiori cambia volto: non si chiamerà più “Esame di Stato”, ma semplicemente “esame di Maturità”. L’obiettivo del Ministero dell’Istruzione e del Merito è valorizzare crescita personale, competenze trasversali e responsabilità degli studenti.
Le novità principali
- Prima prova: resta invariata, con tracce di italiano dedicate all’analisi e alla produzione di testi.
- Seconda prova: diventa specifica per ogni indirizzo di studio. Nei licei classici potrà riguardare latino o greco, negli scientifici matematica, fisica o scienze. La prova di matematica includerà anche quesiti di logica e comprensione del testo per valutare il ragionamento critico.
- Commissione d’esame: composta da cinque membri, due interni, due esterni e un presidente.
- Colloquio orale: diventa obbligatorio e interdisciplinare, su quattro materie scelte annualmente dal ministero, più educazione civica e Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO). Scompare il materiale iniziale preparato dalla commissione, rendendo l’orale più coerente con il percorso scolastico dello studente. Chi rifiuta il colloquio senza giustificazione non consegue il diploma e dovrà ripetere l’anno.
- Elaborato critico: riservato agli studenti con almeno sei decimi in condotta, mira a rafforzare la cittadinanza attiva e solidale, collegando responsabilità civica e formazione scolastica.
Queste modifiche segnano un cambiamento significativo nell’esame di Maturità, puntando a una valutazione più integrata delle competenze e della preparazione complessiva degli studenti.
