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Maradona, mostrata in aula la foto shock del “Pibe de Oro” al processo sulla sua morte

Maradona, mostrata in aula la foto shock del "Pibe de Oro" al processo sulla sua morte

La foto

Il processo per la morte di Diego Armando Maradona è iniziato con momenti di alta tensione, culminando in una scena drammatica che ha scosso l’opinione pubblica mondiale. Già prima dell’inizio delle udienze, i sostenitori del campione argentino si erano radunati davanti al tribunale di San Isidro, lanciando grida di “assassini” verso l’equipe medica accusata di essere responsabile della sua morte.

Tuttavia, è stato l’intervento del pubblico ministero Patricio Ferrari a suscitare un vero e proprio shock. Durante la sua introduzione, Ferrari ha mostrato ai presenti una foto del cadavere di Maradona, visibilmente gonfio, dichiarando: “Guardate, così è morto Maradona”. Il magistrato ha enfatizzato che chiunque tra gli imputati affermi di non aver compreso la gravità della situazione del campione mente, poiché le sue condizioni erano chiare e visibili. Mentre il pm continuava a esibire l’immagine, le figlie di Maradona, Dalma e Giannina, sono scoppiate in lacrime, mentre la sorella Jana le consolava.

Maradona, mostrata in aula la foto shock del “Pibe de Oro”

Questa scena, diventata virale, è stata trasmessa in diretta streaming dalla Corte Suprema della provincia di Buenos Aires attraverso il suo canale ufficiale YouTube. Il processo coinvolge l’intero staff medico che ha seguito Maradona nei suoi ultimi giorni di vita, accusato di omicidio semplice con dolo eventuale. Gli imputati, tra cui figura il medico curante Leopolodo Luque, sono in tutto otto, tra medici e infermieri.

Quando l’equipe medica è arrivata al tribunale di San Isidro, la folla che si era radunata all’esterno li ha accolti con grida di “assassini“. Un episodio che ha ulteriormente alimentato la tensione è stato il gesto dell’ex moglie di Maradona, Veronica Ojeda, che, piangendo, ha affrontato uno degli accusati, la psichiatra Agustina Cosachov, lanciandole accuse e insulti.

Poche ore prima dell’inizio del processo, Dalma, figlia di Maradona, in un’intervista televisiva, aveva chiesto giustizia, sottolineando l’ipotesi di un complotto ordito da una cerchia di potere che avrebbe voluto la morte del padre. “Vogliamo sapere chi ha assunto queste persone, chi ha pagato i loro stipendi e chi ha gestito la casa”, ha dichiarato.

Nel suo discorso introduttivo, il pm Ferrari ha dichiarato che le indagini hanno portato alla costruzione di un’imputazione solida e senza incongruenze, basata su prove concrete. Secondo Ferrari, gli imputati sono responsabili della morte di Maradona, che è avvenuta durante il suo ricovero domiciliare, tra l’11 e il 25 novembre 2020, in quella che viene definita “la casa degli orrori”. Il pubblico ministero ha concluso il suo intervento con un appello alla giustizia, dicendo: “La famiglia e il popolo argentino meritano giustizia”.

Diego Maradona è morto il 25 novembre 2020 all’età di 60 anni a causa di una crisi cardio-respiratoria, nella sua residenza a Tigre, nella periferia esclusiva di Buenos Aires, dove stava recuperando da un intervento chirurgico per un ematoma alla testa.

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