Con un nuovo decreto, il Ministero della Cultura rinnova 140 incarichi dirigenziali: Luigina Tomay nominata direttrice dei musei nazionali della Campania. Tra conferme, debutti e addii, rivoluzione in Campania. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Luigina Tomay direttrice musei nazionali della Campania
Una tornata di nomine rimescola le carte nel mondo dei beni culturali: tra incarichi confermati, nuovi debutti e sostituzioni inattese, la Campania si prepara a una nuova stagione gestionale. Il Ministero della Cultura ha ufficializzato ieri 128 nomine di dirigenti di seconda fascia, suddivisi tra i dipartimenti di amministrazione generale, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e attività culturali. A queste si aggiungono altre 12 nomine già formalizzate con un decreto precedente, portando a 140 il totale dei nuovi incarichi. In Campania, e in particolare a Napoli, sono sette le nuove direzioni assegnate a musei, soprintendenze e istituzioni culturali.
Una novità
Una delle novità più rilevanti è l’arrivo di Luigina Tomay alla direzione regionale dei musei nazionali della Campania. Archeologa di formazione, Tomay ha già diretto il museo di Pontecagnano, maturando un’esperienza diretta nella gestione delle strutture museali regionali. «Sono molto soddisfatta di questo incarico – ha commentato –. La mia formazione si sposa con la nuova impostazione archeologica dei musei nazionali. Si tratta di realtà molto eterogenee, distribuite sul territorio, che custodiscono un patrimonio culturale di altissimo valore. La sfida è quella di rafforzarne l’attrattività».
Tomay subentra a Marta Ragozzino, nominata responsabile del Servizio di arte contemporanea e fotografia presso il Ministero. La tornata di nomine ha riservato anche un clamoroso cambio alla guida dell’Archivio di Stato di Napoli. Candida Carrino, direttrice uscente, non è stata riconfermata, nonostante i quattro anni di gestione che hanno rilanciato l’ente come luogo vivo della scena culturale napoletana, ospitando mostre e festival. Al suo posto arriva Ferdinando Salemme, già in servizio come funzionario all’interno dello stesso archivio.
Una scelta che fa discutere, considerando che i rinnovi di incarico sono solitamente prassi consolidata. Non si esclude che alcune polemiche abbiano influito sull’esclusione: Carrino era finita sotto i riflettori lo scorso dicembre per una controversa festa privata tenutasi nei locali dell’archivio, poi ritenuta regolare da un’ispezione ministeriale.
Gli altri incarichi
Tra gli altri movimenti, Paola Ricciardi assume la guida della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli. Attualmente reggente a Palazzo Reale, Ricciardi aveva già sostituito Mario Epifani. Resta da chiarire se manterrà la doppia funzione o se la direzione del Palazzo tornerà sotto la responsabilità di Massimo Osanna, direttore generale dei musei. Ricciardi prende il posto di Mariano Nuzzo, che a sua volta è stato nominato soprintendente per Caserta e Benevento: un breve mandato per lui, ma segnato da interessanti ritrovamenti subacquei.
Rosalia D’Apice sarà invece la nuova soprintendente per il Comune di Napoli, mentre tra le conferme spiccano Gabriele Capone alla soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania e Silvia Scipioni alla direzione della Biblioteca nazionale “Vittorio Emanuele II”. Una mappa rinnovata quella della cultura campana, in attesa di ulteriori sviluppi nei prossimi bandi.