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Le migliori frasi, testi e canzoni di Loredana Bertè: le più belle

Loredana Bertè, all’anagrafe Loredana Carmela Rosaria Bertè nata a Bagnara Calabra, il 20 settembre 1950, è una cantautrice e attrice italiana molto famosa. Scopriamo insieme le migliori frasi, testi e canzoni più belle di Loredana Bertè.

Le frasi, testi e canzoni di Loredana Bertè: le più belle

Di seguito una selezione di frasi, testi e canzoni più belle di Loredana Bertè:

  • Le donne sono come le automobili. Ogni tanto debbono fare un piccolo tagliando. A noi che stiamo sempre davanti al pubblico, un po’ di lifting ce lo dovrebbe pagare lo stato.
  • Una rock star è una persona molto sensibile che vive in un mondo tutto suo.
  • Il rock è un modello di vita, non è solo suoni.

Loredana Bertè

  • Fin da piccola ero contro qualcuno e contro qualcosa. Già quando avevo cinque anni volevo andarmene di casa. Quando se ne andò mio padre io dissi: “Speriamo che se ne vada anche mia madre”. Invece mia madre non se ne andò e a 12 anni me ne andai io.
  • Ho sentito che dovevo raccontare le cose io, adesso che sono ancora viva. Non volevo che qualcuno pensasse di poter parlare della mia vita con me morta, e quindi per forza zitta. Era da tanto che ci pensavo a questo libro, lo immaginavo così, con dentro tutto: dalla mia infanzia alla tragedia di Mimì. E poi la commedia di quello che è stato, perché bisogna dire che mi sono successe anche cose buffe e strane. Insomma ho raccontato ogni cosa: forse sono stata un po’ cruda, sboccata, ma è la mia voce quella, non mi piacciono le infiocchettature.
    I Boomdabash mi sottoposero una canzone rock che loro giudicavano perfetta per me. La trovai orribile e dissi loro: “Mi dovete cucire addosso un reggae, qualcosa che evochi i suoni, le armonie e le atmosfere di “E la luna bussò”. E loro, da bravi, seguirono il mio consiglio. Di lì a poco mi presentarono il brano Non ti dico no. Fortissimo. Bella contaminazione, originale.
  • Non ho nessuna intenzione di sprecare energie in decine di passaggi televisivi qua e là. Meglio puntare tutto sul palcoscenico principale [Sanremo 2019].
  • Quando mando in giro le foto di scena dello show qualcuno pensa che io stia divulgando scatti di dieci anni fa, e invece sono foto recentissime. Seguo una dieta rigorosa a base di verdure crude e alla griglia. Non conosco più pane e pasta. Condisco con peperoncino e minuscole quantità d’olio d’oliva. Non ho fatto la pace con me stessa e con il mondo intero, ma sono più serena e spero che mia sorella Mimì sia orgogliosa di me.
  • Cantare e calcare in palco è una valvola di sfogo. Questa mia alleanza con i Boomdabash si è rivelata una bomba estiva. Ma nulla succede per caso.
  • Devo preparare cinque cambi per cinque concerti. Un lavoraccio. Mi sento come Elton John alle prese con i suoi bauli di costumi.
  • Cantare canzoni di Ivano Fossati scritte apposta per me. Che onore, che emozione! Lui, che ormai non scrive per nessuno. E poi il palco, la gente che dopo due ore e mezza di concerto non è ancora sazia.
  • Quando non ci esibiamo assieme io e i Boomdabash, ci citiamo a vicenda: loro proiettano i miei video, io i loro.
  • Album: Bandabertè (1979)
    Risvegliandosi sull’altare
    Jenny disse di no
    scusate tanto, ma mi sento male
    cercò l’uscita e scappò
    per abitudine per abitudine no
    non mi frego più la vita
    per abitudine no
    non è già finita (Agguato A Casablanca)
  • Album: Normale O Super (1976)
    Nella vetrina di orologi c’è
    un orologio fermo come me
    Io che cammino in questa gran città
    un punto immoto fra l’umanità
    io non ho pensieri
    che cos’ero ieri non lo so
    ma le braccia aprirei
    per fermarti, tu chi sei?
    Io ti conosco ( Gli Orologi)
  • Album: Normale O Super (1976)
    Un po’ d’amore consumato di sfuggita
    un po’ di noia, qualche briciola di vita
    un po’ di nausea per la faccia nello specchio
    qualche rimpianto nel sentirsi quasi un vecchio
    Un po’ di guerra, un po’ di Cina o di Indocina
    diverse facce di una civiltà assassina
    Un po’ di amici a consumare un’altra sera
    un po’ di sogni allontanati per paura (Indocina)

Loredana Bertè

  • Album: Traslocando (1982)
    Lucy la fredda stava zitta
    seduta sulle scale
    e i ragazi del trasloco per fare in fretta
    la trattatavano male
    e di nuovo cambio casa , cantava dalla radio
    la voce di un amico mio
    oh come ti capisco, ma chi cambia qualche cosa qui
    sono io. (Traslocando)
  • Album: Streaking (1974)
    Io voglio fare l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore
    tu devi fare l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore dobbiamo fare l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore
    Chiusi in una stanza
    senza più speranza
    chiusi in una stanza
    senza mai violenza
    chiusi in una stanza
    senza più speranza
    chiusi in una stanza
    chiusi io e te
    Abbiamo fatto l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore
    hai conosciuto l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore
    io ti ho dato l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore l’amore (Fare L’amore)
  • Album: Normale O Super (1976)
    Che brava attrice sei
    tu lo volevi e l’hai completamente e ora è tuo
    si vanta agli occhi miei
    ma perso ormai
    Fa tutto quel che vuoi
    ti segue ovunque vai e la sua mente guidi tu
    il resto non c’è più
    ci sei solo tu
    Tu con quella faccia d’angelo
    sei convinta che non si accorgerà
    che con me poteva vivere
    ma vedrai che prima o poi
    gli occhi suoi aprirà (L’attrice)
canzonifrasi

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