La 30ª edizione di Linea d’Ombra Festival si è chiusa nel segno delle emozioni più profonde: fragilità, immaginazione e il coraggio di attraversare le zone d’ombra dell’esistenza. Temi che hanno guidato i lavori premiati, scelti dai 500 membri della Giuria Popolare e dalle tre giurie di esperti che hanno valutato le opere delle sezioni Passaggi d’Europa, CortoEuropa e Unifest. Per Passaggi d’Europa, la giuria composta da Antonietta De Lillo, Bruno Di Marino e Monica Manganelli ha affiancato la Giuria Popolare nelle valutazioni. Per CortoEuropa si sono espressi Maurizio Di Rienzo, Carlotta Gamba e Vincenzo Scuccimarra, mentre la sezione Unifest è stata affidata a Luigi Cuomo, Arianna Vergari e Mariacristina Falco.
Un’edizione che apre un nuovo ciclo
Il Festival, che si conclude oggi dopo otto intensi giorni, ha trasformato la Sala Pasolini, il Teatro Porta Catena, il Complesso San Michele e il cinema Fatima in un vero laboratorio culturale. Proiezioni, masterclass, incontri e dialoghi tra pubblico e artisti hanno animato questa edizione dedicata al “diritto al sapere”.
“È stata una rassegna ricca e partecipata che ha confermato la capacità del Festival di rinnovarsi, crescere e formare nuove generazioni di pubblico“, spiegano i condirettori artistici Giuseppe D’Antonio e Boris Sollazzo.
I film vincitori di Passaggi d’Europa
- 🏆 Premio della Giuria Esperti – Camera di Commercio di Salerno
Don’t Let Me Die (Nu mă lăsa să mor) di Andrei Epure
(Romania, Bulgaria, Francia – 108’)
Motivazione: un racconto essenziale e spiazzante sulla morte e sulle sue conseguenze, costruito attraverso sequenze visive dal forte impatto emotivo.
- Premio della Giuria Popolare
Pheasant Island di Asier Urbeta
(Spagna – 90’)
I corti premiati nella sezione CortoEuropa 30
- Premio NEXSOFT – Giuria Esperti
Astronauta di Giorgio Giampà
(Italia – Guatemala – Francia – Messico – 16’44’’)
Motivazione: un sorprendente esordio, sospeso tra realtà e immaginazione, con protagonisti non professionisti che raccontano un’umanità fragile e coraggiosa.
- Menzione speciale
Rhubarb Rhubarb di Kate McMullen
(Regno Unito – 16’16’’)
Motivazione: un’opera delicata e potente, capace di emozionare senza mai forzare la mano.
- Menzione speciale
God Is Shy di Jocelyn Charles
(Francia – 15’34’’)
Motivazione: una visione originale che trasforma l’horror in una riflessione esistenziale.
- Premio della Giuria Popolare
In Style di Rémi Mardini
(Francia – 19’13’’)
I vincitori della sezione Unifest
- Primo classificato – Italian Job
Perhaps Dreams Relinquish the Bones
di Valentina Pietrarca, Claudia Persia, Aman Novara
(Italia – 4’02’’)
- Primo classificato – Stile Libero
Because, I Am a Girl
di Sayazhan Ispolganova, Alisa Tyan, Rosita Keneshova, Fatima Chorobekova, Alina Alybekova, Dariya Murzulukova
(Kirghizistan – 6’56’’)








