Un professore di un istituto superiore di Lecce è accusato di molestie e atti osceni nei confronti di alcune sue studentesse. Le ragazze hanno dichiarato che le chiamava ‘orsacchiotte’ mettendole in imbarazzo con battute allusive e maliziose davanti al resto della classe. Si lasciava andare a sguardi allusivi sul corpo delle studentesse, arrivando persino a strusciarsi sul banco delle ragazze.
Lecce, indagato professore per atti osceni e molestie
L’insegnate è ora sotto inchiesta con le accuse di atti osceni e molestie così come contestato dalla pm Simona Rizzo. Gli episodi sarebbero molteplici e ripetuti e si sarebbero consumati nella prima parte dell’anno scolastico 2021-2022 (tra ottobre e dicembre). Sono state alcune studentesse a notare in classe quei comportamenti sempre più anomali del docente durante le ore di lezione.
Come riporta il giornale La Repubblica, parole, allusioni, gesti: un mix di atteggiamenti scorretti e offensivi. Tra le studentesse sono iniziati così a circolare i primi malumori e le prime critiche fino a quando la voce su quanto accadeva in classe non è arrivata all’orecchio della dirigente scolastica che, senza perdere troppo tempo, ha deciso di denunciare l’insegnate in Procura.
Aperte le indagini
Da qui si è aperta un’indagine per cercare di trovare i riscontri alle dichiarazioni delle studentesse che avrebbero fatto fronte comune contro il prof. E una delle allieve è stata sentita nel corso dell’incidente probatorio davanti alla giudice per le indagini preliminari Laura Liguori presso il Cepam di Lecce alla presenza della pm e di una psicologa che dovrà stilare una relazione finale per stabilire se le dichiarazioni della ragazza si possano ritenere effettivamente attendibili.
Il professore non è stato sospeso
L’incidente probatorio proseguirà il 20 giugno quando sarà sentita un’altra studentessa. Il professore, invece, vive questo momento in maniera del tutto serena. Non è stato sospeso e continua a insegnare è convinto di poter dimostrare la propria correttezza nel corso delle indagini e parla apertamente di una ripicca della dirigente nei suoi riguardi per dei contrasti che andavano avanti da tempo. Le parole gentili rivolte a qualche sua alunna avrebbero rappresentato un modo più confidenziale di insegnare (come fa un padre con una figlia): questa la versione del professore. Se avesse mai minimamente pensato che quei suoi atteggiamenti potessero essere fraintesi così come poi accaduto avrebbe lavorato in modo più distaccato.