Largo San Tommaso D’Aquino, una delle piazzette storiche nel centro di Salerno, ha subito un cambiamento significativo negli ultimi mesi, trasformandosi in un dormitorio a cielo aperto. La zona, a pochi passi dalla Cattedrale di San Matteo, è diventata il punto di ritrovo per molti immigrati in attesa del permesso di soggiorno. Questa situazione ha suscitato le proteste dei residenti locali, che lamentano disagi causati dall’afflusso crescente di persone che trascorrono le notti in strada, in attesa di potersi recare presso l’Ufficio immigrazione.
Un centro di attesa per il permesso di soggiorno
Ogni settimana, numerosi immigrati si radunano a Largo D’Aquino, davanti alla Questura di Salerno, dove si trova l’Ufficio immigrazione. Qui, le pratiche per il permesso di soggiorno vengono gestite in modo limitato, con due giorni a settimana dedicati alla ricezione delle domande. A causa della grande quantità di richieste e della breve finestra temporale di apertura, molti stranieri sono costretti a dormire all’aperto per giorni, in attesa di poter accedere agli uffici. Questo fenomeno ha fatto sì che la piazza diventasse una sorta di “dormitorio” improvvisato, creando disagi sia per gli immigrati che per i residenti.
L’afflusso di immigrati in attesa di completare le pratiche amministrative ha portato alla trasformazione di Largo D’Aquino in un luogo di soggiorno forzato. Le lunghe attese, unite alla carenza di servizi adeguati, hanno costretto molti a pernottare sulla strada. Questo fenomeno è diventato una realtà quotidiana, suscitando preoccupazione e disagio tra i cittadini che abitano nella zona, notando come la piazzetta sia ormai occupata da persone in attesa di un’opportunità per accedere agli uffici.
Le proteste dei residenti
I residenti di Largo San Tommaso D’Aquino e delle zone limitrofe hanno sollevato forti proteste riguardo alla situazione, evidenziando l’impatto negativo sulla qualità della vita e sulla sicurezza del quartiere. Molti lamentano l’assenza di un supporto adeguato da parte delle autorità locali per gestire l’afflusso di persone e per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico. Le proteste hanno sollevato anche questioni riguardo alla mancanza di strutture adeguate per l’accoglienza di chi è in attesa del permesso di soggiorno, lasciando molti senza un posto sicuro dove rifugiarsi.
Le richieste dei cittadini locali puntano a una maggiore organizzazione nell’accoglienza degli immigrati e nella gestione delle pratiche burocratiche, in modo da evitare che Largo D’Aquino continui a essere il punto di riferimento per le lunghe attese, che creano disagi a tutti. Alcuni residenti hanno chiesto alle autorità di rivedere l’organizzazione del servizio di immigrazione e di fornire supporto per rendere l’area più vivibile per tutti.