Cronaca

Infermiere cubano muore a causa del Covid: aiutò Torino durante la pandemia

L’infermiere cubano che aiutò Torino durante la fase più acuta della pandemia è morto a causa del Covid. Come riportano alcuni quotidiani cubani, avrebbe contratto la malattia una ventina di giorni fa nell’ospedale di Güira de Melena, la sua città natale, mentre era impegnato come ogni giorno a prendersi cura dei pazienti. Diabetico e iperteso, a nulla sono valsi gli sforzi dei suoi colleghi per salvargli la vita.

Infermiere cubano morto a causa del Covid: aiutò Torino nel 2020

La brigada cubana che ha aiutato Torino durante la fase più acuta della pandemia faceva parte della brigada Henry Reeve, aveva 47 anni: se n’è andato dopo 20 giorni di malattia. L’infermiere in passato era stato anche in Africa, per combattere l’ebola, e poi in Venezuela, sempre per dare una mano nella lotta al coronavirus. Purtroppo, però, ad ucciderlo è stata la stessa malattia che ha cercato di curare.

Chi era Leonardo Baños Carmona

Si chiamava Leonardo Baños Carmona, era un infermiere cubano e faceva parte della brigata medica Henry Reeve, che arrivò a Torino per dare una mano durante la fase più acuta del Covid. Aveva 47 anni. Ha combattutto contro la malattia per quasi 20 giorni, nell’ospedale di Güira de Melena. Lascia due figli ancora adolescenti, uno di 19 anni e l’altro di 12.

L’infermiere era specializzato nel trattamento delle malattie infettive. Prima di intervenire come volontario della Brigata Henry Reeve in Italia, il 47enne aveva lavorato anche in Sierra Leone contro l’epidemia di ebola. Poi si era spostato in Venezuela per aiutare a lottare questa pandemia.

Le parole dell’Associazione nazionale di Amicizia Italia-Cuba

“Ne abbiamo apprezzato il grande coraggio, la generosità e la preparazione”, lo ricorda così l’Associazione nazionale di Amicizia Italia-Cuba che evidenzia come Leonardo Baños Carmona sia stato “un eccellente professionista che insieme a tanti altri colleghi infermieri e medici sono stati e continuano ad essere dei veri e proprio eroi in questa battaglia contro il Covid-19″. L’associazione gli sarà sempre riconoscente per l’esempio, il coraggio, l’umanità e la solidarietà dimostrati anche in Italia.

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