Cronaca Salerno, Salerno

Inchiesta su fallimento e frode online: nove patteggiamenti, tre rinvii a giudizio e oltre un milione di euro confiscati

Cittadella giudiziaria Salerno
La Cittadella giudiziaria di Salerno
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Si è conclusa con nove patteggiamenti e tre rinvii a giudizio la fase preliminare di un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Salerno su presunte attività illecite legate a riciclaggio e truffa, in un’inchiesta avviata alcuni anni fa e collegata al fallimento della società Bushop, specializzata nella vendita online di prodotti informatici come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.

Il giudice per l’udienza preliminare Valeria Campanile ha convalidato gli accordi tra imputati e procura, stabilendo pene inferiori ai due anni per coloro che hanno scelto il patteggiamento. Disposta anche la confisca di somme di denaro per un ammontare complessivo superiore al milione di euro.

Inchiesta su fallimento e frode online: nove patteggiamenti

L’indagine, avviata formalmente nell’aprile del 2024, ha preso spunto da una segnalazione avanzata da un rappresentante della società Nexi, operatore nazionale nel settore dei servizi per i pagamenti digitali, estranea all’inchiesta penale. L’attenzione degli inquirenti si è focalizzata sul rapporto commerciale instaurato tra Nexi e Bushop nel 2018. La convenzione stipulata prevedeva la fornitura di un’infrastruttura per i pagamenti con carte di credito destinata alle transazioni sul portale e-commerce della Bushop.

Il sistema proposto dalla Bushop consentiva ai clienti di acquistare beni selezionando una modalità di spedizione differita, con sconti proporzionati all’attesa. Tuttavia, numerosi acquirenti hanno denunciato il mancato ricevimento della merce, pur avendo versato l’intero importo al momento dell’ordine. Di conseguenza, sono state inoltrate 3.319 richieste di storno, per un totale di circa 890mila euro, gestite da Nexi attraverso i canali previsti dall’accordo. La società, accertata la regolarità dei pagamenti effettuati con carta, ha riaccreditato le somme ai clienti, rimanendo però scoperta nei confronti della Bushop, che non ha restituito gli importi richiesti a causa della sua insolvenza.

Le attività investigative, coordinate dalla Guardia di Finanza e svolte tra Salerno e Nocera Inferiore, hanno evidenziato un presunto utilizzo illecito dei fondi incassati. Gli inquirenti hanno individuato una rete di trasferimenti finanziari sospetti, finalizzati – secondo l’accusa – a sottrarre le somme al patrimonio societario, in favore di terzi legati agli amministratori della Bushop. Due soggetti coinvolti avevano già subito misure cautelari, tra cui gli arresti domiciliari: il primo in qualità di legale rappresentante della società fallita, il secondo come collaboratore operativo.

In relazione al dissesto finanziario dell’azienda, la Procura – sotto la direzione del procuratore Giuseppe Borrelli – ha richiesto e ottenuto la liquidazione giudiziale della Bushop, contestando successivamente i reati di bancarotta fraudolenta documentale, patrimoniale e impropria.

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