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Incendi in Italia: oltre 56mila ettari bruciati nei primi sette mesi del 2025, superata la superficie del 2024

Incendio sul Vesuvio a Terzigno: vasti roghi distruggono vigneti e boschi, fumo visibile da Napoli

L'incendio sul Vesuvio

Nei primi sette mesi del 2025, in Italia sono andati in fumo 56.263 ettari di territorio, una superficie pari a circa 78.800 campi da calcio. Lo rileva il report “Italia in Fumo” diffuso da Legambiente, che evidenzia come sia già stata superata la superficie bruciata nello stesso periodo del 2024.

Incendi in Italia: oltre 56mila ettari bruciati nei primi sette mesi del 2025

Il festival nazionale Festambiente, che si tiene a Rispescia (Grosseto), ha fatto del tema la propria campagna di sensibilizzazione, con lo slogan “Non si scherza con il fuoco”. In tale ambito, Legambiente ha lanciato un appello per fronteggiare l’emergenza incendi che continua a colpire numerose aree del Paese, tra cui spicca il recente rogo nel Parco nazionale del Vesuvio. L’associazione definisce quest’ultimo evento “un colpo al cuore e un fatto grave che richiede interventi tempestivi e una presa di responsabilità collettiva”.

Il report di Legambiente, elaborato sulla base dei dati EFFIS (European Forest Fire Information System), registra un totale di 851 incendi nel 2025, un dato “preoccupante” che ha portato a superare i numeri del 2024, quando erano stati registrati 1.515 incendi e una superficie di 50.802 ettari bruciati.

Tra le aree maggiormente minacciate vi sono le zone protette e i siti Natura 2000, dove dall’inizio dell’anno al 31 luglio sono andati in fumo 18.700,53 ettari in 253 incendi. Tali territori rappresentano un patrimonio ambientale fondamentale per il Paese, custodi di biodiversità, ecosistemi e risorse turistiche di grande valore.

Per Legambiente è indispensabile un rafforzamento degli investimenti nella prevenzione degli incendi, attraverso politiche integrate che prevedano piani forestali adeguati e strategie di adattamento ai cambiamenti climatici, al fine di tutelare e preservare il patrimonio verde nazionale.

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