Cronaca

Il 4 ottobre torna festa nazionale: San Francesco d’Assisi sarà celebrato in tutta Italia dal 2027

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San Francesco d'Assisi
San Francesco Assisi

Con il voto definitivo espresso in sede deliberante dalla commissione Affari costituzionali del Senato, il 4 ottobre è ufficialmente reintrodotto come festa nazionale.

La data, che coincide con la commemorazione di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, tornerà a essere inserita nel calendario civile a partire dal 1° gennaio 2026. La Camera aveva già approvato il testo lo scorso 23 settembre con un largo consenso bipartisan: 247 voti favorevoli, 8 astenuti e soltanto 2 contrari.

Il 4 ottobre torna festa nazionale per San Francesco d’Assisi

La legge, proposta da Noi Moderati, viene approvata in concomitanza con l’avvicinarsi dell’ottavo centenario della morte del Santo di Assisi, evento che cadrà nel 2026. La norma integra l’articolo 2 della legge n. 260 del 1949, inserendo il 4 ottobre tra le festività riconosciute a livello nazionale. Ciò significa scuole e uffici pubblici chiusi, pieno diritto alla retribuzione festiva e sospensione di specifici atti giuridici negli uffici pubblici, come previsto per le altre ricorrenze civili. La prima applicazione effettiva sarà però il 4 ottobre 2027, poiché nel 2026 la data cadrà di domenica.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha accolto la decisione come “un segnale di unità nazionale attorno a una delle figure più rappresentative dell’identità italiana”. La premier ha ricordato l’appello lanciato un anno fa dal poeta Davide Rondoni, presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni francescane, sottolineando come San Francesco resti un riferimento trasversale e riconosciuto dal popolo italiano.

Il presidente della commissione Affari costituzionali, Alberto Balboni (FdI), ha evidenziato il “valore simbolico” del provvedimento, approvato alla vigilia della ricorrenza. Ha inoltre richiamato la necessità di pace che la figura del Poverello incarna, ricordando che la festa venne abolita nel 1977 durante gli anni di piombo.

Soddisfazione è stata espressa anche dai leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi e Giusy Versace, promotori della proposta: “San Francesco è il Santo della modernità e dell’uguaglianza, un esempio di solidarietà, rispetto e attenzione agli ultimi”.

Non sono mancate, tuttavia, osservazioni critiche. Il deputato del Pd Gian Antonio Girelli ha messo in guardia dal rischio che la festività resti “una mera operazione simbolica” se non accompagnata da scelte politiche coerenti con i valori francescani, come l’attenzione agli ultimi, alla pace e all’ambiente.

Dal 2026, dunque, il 4 ottobre tornerà a essere giornata di festa nazionale. Una ricorrenza che non solo ricorderà San Francesco d’Assisi, ma che si inserirà nel calendario civile come occasione di riflessione collettiva sui valori che ne hanno fatto un punto di riferimento per l’Italia e per l’Europa.

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