Il prossimo 30 giugno segnerà la scadenza del contratto che gestisce il servizio integrato di raccolta dei rifiuti a Eboli. Questo evento ha riacceso il dibattito tra i cittadini, le istituzioni locali e le forze politiche, con preoccupazioni riguardanti i costi crescenti, la qualità del servizio e la gestione della raccolta differenziata.
Il contratto e il dibattito in corso
Il contratto di gestione dei rifiuti, che dal 2008 è stato affidato alla società Sarim, è stato oggetto di discussione anche da parte dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), che sottolinea come un contratto di gestione debba avere una durata di 5-6 anni con eventuali proroghe che non dovrebbero superare i due anni. Questo per evitare una gestione prolungata che potrebbe non risultare ottimale.
Secondo i dati riportati dall’ISPRA, il costo annuale per la gestione dei rifiuti a Eboli è salito a 199,89 euro per abitante nel 2023, in crescita rispetto agli anni precedenti, dove il costo era più contenuto: 169,36 euro nel 2018 e 165,57 euro nel 2020. Inoltre, il costo per chilogrammo di rifiuto per abitante è passato da 41,18 centesimi nel 2020 a 49,43 centesimi nel 2023.
La raccolta differenziata e la crescente preoccupazione
Aumentano i costi, ma anche la percentuale di raccolta differenziata è scesa: nel 2021 si attestava al 67,9%, mentre nel 2023 è scesa al 66%. Questo calo è fonte di preoccupazione per i cittadini, che chiedono maggiori azioni per migliorare il servizio.
Comuni come Campagna, Bellizzi e Albanella hanno registrato costi inferiori per il servizio di smaltimento rifiuti, con una gestione più economica e risultati migliori in termini di efficienza. Ad esempio, a Campagna, il costo per abitante è sceso da 209,58 euro nel 2020 a 136,66 euro nel 2023, una cifra notevolmente inferiore a quella di Eboli.
Le proposte per il futuro
Il Comune di Eboli dovrà approvare le tariffe per la gestione dei rifiuti entro il 30 giugno, e la domanda è se sarà possibile introdurre delle linee guida più stringenti per migliorare la gestione ambientale. Molti cittadini e politici locali chiedono di elaborare un piano strategico per una città più pulita, con particolare attenzione al sistema di spazzamento e lavaggio delle strade.
Un altro punto fondamentale riguarda la prevenzione dell’abbandono dei rifiuti. Sono previsti potenziamenti nei sistemi di videosorveglianza e l’uso di videotrappole, ma anche un incremento del personale per i controlli e le sanzioni. Inoltre, si chiede di includere nel nuovo affidamento il rispetto dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) definiti dal Ministero della Transizione Ecologica per garantire trasparenza e monitoraggio della raccolta differenziata.