La Gelbison interviene per chiarire quanto accaduto durante la partita contro il Messina, disputata il 16 novembre. La società ha ribadito che lo stadio deve restare un ambiente di condivisione e partecipazione positiva, dove la passione sportiva non sfoci in comportamenti fuori luogo. Nonostante l’impegno costante per prevenire episodi spiacevoli, la dirigenza ha sottolineato che le azioni di pochi possono compromettere il lavoro di molti.
Un diverbio isolato, non un’aggressione collettiva
Secondo la ricostruzione fornita dalla società, non vi sarebbe stata alcuna aggressione da parte della tifoseria organizzata. Il confronto acceso ha coinvolto un singolo spettatore che, durante il match, avrebbe reagito contro il sindaco di Vallo della Lucania, Antonio Sansone, mentre quest’ultimo invitava i tifosi alla calma. La Gelbison ha evidenziato che “la maggior parte della tifoseria organizzata è intervenuta immediatamente per sedare gli animi”, contribuendo a ristabilire la tranquillità sugli spalti.
Solidarietà al sindaco Sansone
La società ha espresso piena vicinanza al sindaco Antonio Sansone, riconoscendo il suo intervento come un tentativo di preservare un clima sereno e rispettoso all’interno dello stadio. Secondo la Gelbison, l’azione del primo cittadino aveva l’obiettivo di tutelare la sicurezza dell’evento sportivo e garantire un ambiente adeguato alla partecipazione delle famiglie e dei tifosi.
L’impegno della società per uno stadio più sicuro
La Gelbison ha ribadito la sua volontà di continuare a collaborare con le istituzioni e con la comunità locale per promuovere un calcio basato sul rispetto, sulla civiltà e sulla partecipazione consapevole. L’accaduto, precisano, non rappresenta il comportamento della tifoseria nel suo complesso, ma un episodio isolato che la società intende affrontare con fermezza e responsabilità.









