Nel 45esimo anniversario del terremoto dell’Irpinia del 1980, il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci ha condiviso un post commemorativo sui social… utilizzando però un’immagine sbagliata. Al posto delle fotografie relative al sisma campano, è comparsa una foto del terremoto di Amatrice del 2016. Il post è rimasto online solo pochi minuti: numerosi utenti hanno subito segnalato l’errore nei commenti, costringendo lo staff del ministro a rimuoverlo rapidamente.
Un anniversario importante e un errore che fa rumore
Il 23 novembre 1980 un terremoto di magnitudo 6.9 devastò l’Irpinia, causando 2.914 vittime e distruzione in gran parte della Campania, della Basilicata e del Foggiano. In occasione dell’anniversario, le istituzioni hanno ricordato il drammatico evento: dal presidente Sergio Mattarella allo stesso Musumeci.
Proprio nel suo post dedicato alla tragedia, il ministro ha allegato – per errore – una foto del sisma di Amatrice, avvenuto quasi quarant’anni dopo, nel 2016. Un dettaglio che non è passato inosservato e che ha generato critiche e ironie sui social.
Il ministro rimuove il post e pubblica solo il messaggio commemorativo
Dopo la rimozione dell’immagine, sulla pagina del ministro compare soltanto il testo del ricordo ufficiale:
Musumeci sottolinea come dalla tragedia del 1980 sia nata la moderna Protezione Civile, simbolo di solidarietà e organizzazione. A 45 anni dal sisma, aggiunge, le recenti scosse nell’area avellinese ribadiscono l’importanza della prevenzione strutturale, obiettivo che – a suo dire – il governo Meloni sta portando avanti con impegno.
Arrivano le scuse dell’agenzia che cura la comunicazione del ministro
A chiarire l’accaduto è intervenuta SocialCom Italia, l’agenzia che gestisce la comunicazione di Musumeci. Il presidente Luca Ferlaino ha ammesso l’errore prendendosi la piena responsabilità dello scivolone.
Nella nota ufficiale diffusa sui social, Ferlaino ha espresso scuse formali agli abitanti dell’Irpinia e alla comunità di Amatrice, oltre che al ministro e a tutti coloro che si sono sentiti offesi. Ha ricordato inoltre di aver vissuto da napoletano il dramma del terremoto negli anni ’80, spiegando quanto l’episodio lo abbia colpito personalmente.
Un episodio che riaccende l’attenzione sulla memoria
La vicenda ha riaperto la discussione sull’uso dei social nella comunicazione politica e sull’importanza dell’accuratezza, soprattutto quando si tratta di eventi tragici e profondamente radicati nella memoria collettiva.









