La Cassazione respinge il ricorso di un 39enne di Salerno indagato per frode su crediti d’imposta legati a investimenti simulati in blockchain, confermando gli arresti domiciliari disposti dal Tribunale. Lo riporta SalernoToday.
Salerno, frode su crediti d’imposta e investimenti blockchain: respinto il ricorso
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso di un 39enne salernitano, confermando la misura degli arresti domiciliari disposta dal Tribunale di Salerno. L’uomo è indagato per aver partecipato a un sistema di crediti d’imposta inesistenti legati a software blockchain, nell’ambito di un’inchiesta che ha portato a otto misure cautelari complessive.
I giudici hanno sottolineato il ruolo di primo piano dell’indagato, evidenziando la continuità delle condotte illecite anche dopo i sequestri di luglio 2023 e l’uso di schemi societari fittizi per emettere fatture giustificative dei crediti d’imposta. La Cassazione ha definito il ricorso dei difensori privo di specificità e manifestamente infondato, confermando il rischio di recidiva e la pericolosità dell’indagato.
L’inchiesta della Procura di Salerno ha ricostruito un’organizzazione che, tramite documentazione falsa, consentiva a numerose imprese di accedere a crediti d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno tramite acquisti simulati di software blockchain. L’operazione ha portato a una persona in carcere, quattro ai domiciliari e tre obblighi di dimora.