Un nuovo fronte di protesta si apre attorno al possibile trasferimento delle Fonderie Pisano nell’area di Sordina, al confine tra i comuni di Salerno, San Mango Piemonte e San Cipriano Picentino.
A esprimere contrarietà sono i cittadini riuniti nel comitato civico “Il Borgo di Sant’Angelo – La Rinascita”, che attraverso il portavoce Felice Dello Buono hanno diffuso una posizione netta: l’obiettivo deve essere “rivitalizzare il borgo, non industrializzarlo”, favorendo il recupero del patrimonio storico e sociale, senza compromettere un territorio già fragile dal punto di vista infrastrutturale e dei servizi come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
Fonderie Pisano, comitato civico contro l’ipotesi di insediamento a Sordina
Il terreno individuato dagli imprenditori salernitani per la delocalizzazione misura oltre 100mila metri quadrati, ma l’ipotesi di un impianto industriale in quella zona incontra l’opposizione dei residenti, che parlano di rischio di “destabilizzazione” per un’area incastonata tra quattro antichi borghi – Sant’Angelo, Ogliara, Rufoli e Sordina – già esposta a criticità urbanistiche.
Il comitato, pur ribadendo rispetto per i lavoratori e le loro famiglie, chiede che la tutela dell’occupazione non diventi uno “scudo ricattatorio”. Nelle dichiarazioni, i cittadini sottolineano inoltre che un impianto alimentato a induzione elettrica, seppur meno impattante rispetto alle tecnologie tradizionali, può generare altre tipologie di inquinanti e richiede quindi controlli rigorosi e sistemi adeguati di smaltimento delle scorie.
Dello Buono insiste su un concetto chiave: prima di qualsiasi insediamento industriale è necessario valutare attentamente l’impatto ambientale e sociale, predisponendo un piano che tenga conto di strade, servizi e approvvigionamento energetico.
La vicenda ha suscitato anche un acceso dibattito politico. Arturo Iannelli, presidente della Commissione Ambiente del Comune di Salerno, ha criticato i sindaci dei territori limitrofi e l’assessore comunale all’Ambiente, Massimiliano Natella, per le prese di posizione “ideologiche e premature” contro il progetto. “Non si può amministrare alzando barricate senza conoscere i fatti. La salute dei cittadini va tutelata, ma anche il diritto al lavoro e alla continuità economica”, ha dichiarato Iannelli, annunciando la convocazione di un incontro con gli imprenditori, nell’ambito del tavolo tecnico sulle Fonderie, per ascoltare direttamente le proposte della proprietà.
“Coinvolgere fin da subito le comunità e le amministrazioni locali sarebbe un segnale di responsabilità”, ha concluso Iannelli, auspicando che i Pisano aprano al dialogo.