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Fonderie Pisano, arriva il sì al Comune: «Disponibili a realizzare un Piano urbanistico attuativo»

incendio fonderie pisano 19 gennaio

Fonderie Pisano

È giunta la risposta tanto attesa dal Comune di Salerno: la famiglia Pisano si dice disponibile a elaborare un Piano urbanistico attuativo (Pua) per l’area CR_1, corrispondente alla zona di Fratte attualmente occupata dalle Fonderie Pisano. Una risposta che riapre ufficialmente la partita sulla riconversione dell’area e che potrebbe segnare un nuovo capitolo nella lunga vicenda dello storico impianto industriale salernitano come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.

Fonderie Pisano, arriva il sì al Comune sul Pua

Con una comunicazione inviata agli uffici di Palazzo di Città, i titolari dell’azienda hanno espresso «ampia disponibilità» a valutare l’ipotesi di nuove progettualità per la riqualificazione dell’area, dichiarandosi pronti ad avviare un percorso che, previo intervento di bonifica, potrebbe portare alla dismissione dello stabilimento di via dei Greci e alla trasformazione urbanistica dell’intero comparto, oggi classificato come zona residenziale.

L’apertura da parte dei Pisano arriva a seguito dell’ultimatum lanciato dal Comune lo scorso giugno. Con una nota formale a firma del direttore del Settore Urbanistica, Maria Maddalena Cantisani, l’amministrazione aveva concesso 30 giorni di tempo al legale rappresentante della società, Renato Pisano, per esprimere l’interesse a presentare un Pua, fissando ulteriori 60 giorni per l’avvio dell’iter progettuale. In caso di mancata risposta, l’ente avrebbe considerato definitivamente decaduta la possibilità per la società di proporre un piano di trasformazione e si sarebbe riservato di adottare provvedimenti conseguenti.

La risposta positiva ricevuta riattiva la possibilità di presentare un progetto di riconversione, che potrebbe prevedere la realizzazione di edifici residenziali sull’area industriale dismessa. Già nel 2013, l’allora rappresentante legale Luigi Pisano aveva presentato una proposta definitiva di Pua per il comparto CR_1, successivamente archiviata con un provvedimento del 26 settembre 2022 per inattività. Da allora, la pratica era rimasta in sospeso, senza ulteriori sviluppi da parte dell’amministrazione fino al mese scorso, quando è stata avviata una ricognizione generale delle aree edificabili previste dal vigente Piano urbanistico comunale, in vista dell’approvazione del nuovo Puc.

A riaccendere l’attenzione sulla vicenda è stata la recente sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, che ha riconosciuto la violazione dell’articolo 8 della Convenzione europea, relativo al diritto dei cittadini a vivere in un ambiente salubre. Una pronuncia che ha spinto il Comune a ritenere l’area CR_1 di particolare interesse pubblico, sottolineando la necessità di una revisione della destinazione urbanistica e di una profonda bonifica ambientale. Nel documento inviato ai Pisano, l’amministrazione ha ribadito che la tutela della salute pubblica costituisce un obiettivo prioritario, da perseguire con atti tempestivi e risolutivi.

Ora, con la disponibilità formale degli imprenditori, parte la seconda fase: la società avrà altri 60 giorni di tempo per presentare la proposta di Pua, che dovrà definire in dettaglio la trasformazione dell’area. Parallelamente, resta aperta la questione della delocalizzazione dello stabilimento produttivo: i Pisano continuano a valutare aree alternative per la costruzione del nuovo impianto, che dovrebbe sostituire definitivamente quello attuale di via dei Greci.

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