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Triplice omicidio a Roma, De Pau aveva filmato il “raccapricciante” delitto

Triplice omicidio a Roma, Giandavide  De Pau aveva filmato il “raccapricciante” delitto. Oggi è stato convalidato il fermo: “Oggi non ha risposto al giudice perché dopo le 7 ore di interrogatorio in Questura non ha voluto aggiungere altro. Non era nelle condizioni di dire nulla, perché non ricorda nulla. L’accusa resta quella dell’omicidio plurimo aggravato, ma al momento non è contestata la premeditazione ed è di difficile contestazione”. Ha spiegato ai cronisti il difensore di Giandavide De Pau.

Triplice omicidio a Roma, il delitto era stato filmato

Sarebbe questa la prova che incastra il 51enne romano, ex autista del boss Michele Senese. Oggi durante l’interrogatorio è stato mostrato il video e ascoltato l’audio. L’indagato si è messo le mani sulle orecchie per evitare di ascoltare la straziante strage di cui è l’artefice. L’avvocato: “Neanche gli psichiatri accorti della sua pericolosità”.

I video e l’audio

Il killer avrebbe filmato con il cellulare l’omicidio delle tre prostitute: uno di 14 minuti e uno di 42. Il filmato ad un certo punto si oscura mentre la registrazione audio continua e si sentono nitide le urla delle cinesi trucidate.

“Documentano in maniera incontrovertibile e raccapricciante l’omicidio delle due donne cinesi commesso da Giandavide De Pau – scrive il gip – dopo aver consumato con le stesse rapporti sessuali ed aver preteso di rimanere solo mandando via altri clienti. Dopo qualche secondo De Pau sposta il telefono e si inquadrano le scarpe che lo stesso indossa, dopodiché il telefono viene appoggiato oscurando la telecamera ma continua ad essere registrato l’audio e si sente entrare nella stanza l’altra donna cinese. Al minuto 1.09 si sentono rumori e la donna urlare fortemente, ma il suono giunge come soffocato. Entra l’altra donna che chiede “cosa fai a lei”, subito dopo si sentono le urla strazianti anche della seconda donna che viene aggredita, poi si sente prima il rumore di una porta che sbatte e poi il rumore più forte di un’altra porta, probabilmente quella di ingresso che viene aperta e dal minuto 2.41 si sente il rantolo di Xiuli Guo in fin di vita ritrovata agonizzante sul pianerottolo; dopo qualche minuto si sente la voce del portiere e poco dopo dei soccorritori”.

Confermato fermo per De Pau

“L’arma, in base a quanto so, non è stata ancora trovata – ha aggiunto il difensore – quello che ho chiesto all’Amministrazione giudiziaria e penitenziaria è di trovare una struttura adeguata alle sue condizioni. Parliamo di una persona con disturbo della personalità borderline”. Lo ha detto l’avvocato Alessandro De Federicis, difensore di Giandavide De Pau.

Il killer era il guardaspalle del boss Senese

De Pau da tempo era in cura psichiatrica e stav seguendo anche un percorso farmacologico. In passato De Pau ha avuto anche due ricoveri in strutture psichiatriche. Nel corso dell’atto istruttorio, è emerso che il killer è stato ripreso dalle telecamere in via Riboty e in via Durazzo, dove è stata uccisa Marta Torres Castano, 65enne colombiana.

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