Beppe Grillo, qualche giorno fa, si era schierato al fianco del figlio Ciro, e aveva pubblicato un video, che aveva sollevato un vespario di polemiche ”Se dovete arrestare mio figlio, che non ha fatto niente, allora arrestate anche me, perché ci vado io in galera”.
Figlio di Grillo accusato di stupro: legale lascia l’incarico
“Ho rinunciato al mandato per divergenze col mio assistito sulla condotta extraprocessuale da tenere, specie in processi come questo”: così l’avvocato Paolo Costa che difendeva fino a ieri Vittorio Lauria, uno degli amici di Ciro Grillo accusato dalla procura di Tempio Pausania di violenza di gruppo nei confronti di una studentessa milanese. Il legale ha dismesso il mandato dopo l’intervista rilasciata dal giovane a Non è l’Arena in cui oltre a criticare il video di Beppe Grillo spiegava che la ragazza aveva bevuto la vodka “per sfida” e non perché costretta e che il rapporto era stato consenziente.
La vicenda
Ciro Grillo, 21enne figlio del fondatore del Movimento5stelle, è indagato, in concorso con suoi tre amici, per violenza sessuale ai danni di una studentessa milanese. I fatti contestati risalgono al luglio 2019 in un appartamento di Porto Cervo. Ora la Procura deve decidere se presentare la richiesta di rinvio a giudizio o di archiviazione. Secondo stralci delle carte dell’inchiesta, nell’atto d’accusa della Procura la 19enne, conosciuta al Billionaire, sarebbe stata “afferrata per i capelli per bere mezzo litro di vodka e costretta ad avere rapporti di gruppo“.