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Febbre del Nilo, cinque nuovi casi nell’Agro: pazienti ricoverati tra Salerno e provincia

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Ospedale Ruggi di Salerno

Cinque nuovi casi di Febbre del Nilo registrati nell’Agro Nocerino-sarnese. Quattro pazienti sono ricoverati tra Salerno, Nocera Inferiore e Mercato San Severino. Le raccomandazioni dell’Asl. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Febbre del Nilo, cinque nuovi casi nell’Agro Nocerino Sarnese

Il virus della Febbre del Nilo è tornato a manifestarsi nel Salernitano. Dopo l’ondata dello scorso anno, sono stati registrati cinque nuovi contagi nell’area nord della provincia. Due pazienti provengono da Sarno — uno dei quali è già guarito — mentre gli altri casi riguardano un cittadino di Nocera Superiore, uno di Castel San Giorgio e uno di Roccapiemonte. Tutti presentano la forma neuro-invasiva della malattia.

Attualmente, due dei contagiati sono ricoverati all’ospedale di Nocera Inferiore, uno al “Ruggi” di Salerno e un altro al “Fucito” di Mercato San Severino. Le loro condizioni sono definite gravi, ma non risulterebbero in pericolo di vita. Secondo l’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità, non sono stati segnalati casi di infezione tra animali o zanzare, e al momento non vi è motivo di allarme.

I precedenti

La scorsa estate in Campania furono accertati 18 casi, concentrati soprattutto nella zona del Sele, con due decessi: un uomo di 59 anni di Altavilla Silentina, già malato oncologico, e un imprenditore di 78 anni residente ad Agropoli. Il primo episodio di infezione accertata nella provincia risale al 6 agosto 2024, quando ad Agropoli venne rinvenuto un uccello infetto.

Dati più recenti, diffusi dal Ministero della Salute, parlano di 275 casi confermati in Italia al 14 agosto (erano 173 nel precedente report). La Campania risulta la regione con il maggior numero di forme neuro-invasiva: 50 su 126 registrati a livello nazionale. Ad oggi i decessi notificati nel Paese sono 19, otto dei quali proprio in Campania.

La Febbre del Nilo Occidentale, trasmessa dalle punture di zanzare infette, può colpire uccelli, mammiferi e rettili. L’uomo, pur non essendo un ospite naturale del virus, può ammalarsi ma non trasmetterlo ad altri. La maggior parte delle infezioni resta asintomatica (circa l’80% dei casi), mentre una quota minore presenta sintomi simili all’influenza. Nei casi più rari, la malattia può degenerare in gravi complicanze neurologiche, soprattutto in soggetti fragili.

Prevenzione e raccomandazioni

Le linee guida dell’Asl Salerno ribadiscono l’importanza della prevenzione: coprire cisterne e contenitori per l’acqua piovana, usare repellenti all’aperto, trattare tombini e pozzetti con larvicidi, installare zanzariere, rimuovere ristagni e pulire regolarmente grondaie e canalette. Attenzione particolare va posta alle ciotole degli animali e alle piscine per bambini, da svuotare o coprire se non in uso.

In caso di sintomi sospetti — come febbre alta, mal di testa, nausea o eruzioni cutanee — è necessario rivolgersi subito al medico di base o al pediatra. Chiunque rinvenga volatili morti deve contattare la Protezione Civile regionale per la segnalazione.

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