Cronaca

Esame di maturità 2025, la sesta traccia della prova di italiano | LO SVOLGIMENTO

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Qual è la sesta traccia della prima prova dell’esame di maturità 2025? Iniziano oggi, mercoledì 18 giugno, gli esami di stato per migliaia di maturandi italiani. Si conferma lo stesso impianto: ci sono due prove scritte a carattere nazionale (decise, cioè, dal Ministero) e un colloquio. Le commissioni sono composte da commissari interni ed esterni e presiedute da un presidente esterno.


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Il Ministero mette a disposizione per tutti gli indirizzi di studio sette tracce che fanno riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale. Gli studenti possono scegliere, tra le sette tracce, quella che pensano sia più adatta alla loro preparazione e ai loro interessi. La prova può essere strutturata in più parti. Ciò consente di verificare competenze diverse, in particolare la comprensione degli aspetti linguistici, espressivi e logico-argomentativi, oltre che la riflessione critica da parte del candidato.

Esame di maturità 2025, la sesta traccia della prova di italiano

All’esame di Maturità 2025 anche l’indimenticabile Paolo Borsellino con un testo tratto da “I giovani, la mia speranza” (Epoca, 14 ottobre 1992). Borsellino si rivolge ai giovani come “forza di rinascita” per Palermo e l’Italia, invitando a rompere con la cultura mafiosa e porre le basi della legalità. Un messaggio che parla ancora oggi. Ecco la spiegazione e il significato.

La traccia

Paolo Borsellino, “I giovani, la mia speranza” (Epoca, 14/10/1992).

Svolgimento e spiegazione

Nel brano tratto da Epoca (14 ottobre 1992), il giudice Paolo Borsellino riflette sul degrado urbano e morale di Palermo: strade abbandonate, monumenti in rovina, e soprattutto, la perdita del senso di comunità a causa dell’influenza mafiosa. Borsellino racconta come, fino agli anni ’80, la mafia fosse combattuta quasi con indifferenza dagli stessi palermitani. Tuttavia, grazie alle inchieste del pool antimafia e al crescente coinvolgimento civile dopo la guerra di mafia, si è registrata una rinascita di coscienza pubblica, soprattutto tra i giovani.

Descrive i suoi figli ventenni come simbolo di una generazione che ha capito la gravità del fenomeno mafioso, rivolgendo uno sguardo nuovo alla legalità. Questa consapevolezza giovanile motiva il suo ottimismo, nonostante la mafia resti potente grazie al consenso che riesce ancora a raccogliere. Borsellino afferma con convinzione che, se i giovani continueranno a rifiutare questo consenso, le mafie perderanno la loro forza in futuro .

Racconta anche l’episodio della sua scorta che investì due ragazzi: inizialmente arrabbiati, i giovani poi compresero il valore della sua missione. Un momento decisivo che rafforzò in lui la speranza nel potenziale civile delle nuove generazioni .

Significato

  1. Rinascita della coscienza collettiva
    Borsellino osserva un importante cambiamento: la mafia viene smascherata grazie all’impegno investigativo e al risveglio civile, soprattutto giovanile. È una rinascita che parte dal basso, dal rifiuto del consenso mafioso.

  2. I giovani come speranza
    Per Borsellino, sono i giovani i veri agenti della trasformazione: attenti, pronti a rifiutare la rassegnazione. Su di loro costruisce il suo ottimismo, ritenendoli la garanzia per un domani libero dalla mafia.

  3. Legalità quotidiana
    Il messaggio centrale è che la legalità si radica non nei grandi gesti, ma in un quotidiano rifiuto della cultura mafiosa. È una scelta personale che diventa collettiva: un esercizio di responsabilità civica.

  4. Eredità attiva
    La speranza borselliniana è anche un invito: non basta ricordare, bisogna agire. Questo testo è un lascito morale per i maturandi — e più in generale per i cittadini — perché riconoscano il loro ruolo nella costruzione di una società più giusta.

Esame di Maturità

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