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Regionali in Campania, De Luca: “Nulla è deciso. Pronto a svelare le verità dietro chi piange e colpisce”

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Vincenzo De Luca
Vincenzo De Luca

Vincenzo De Luca torna a parlare delle elezioni regionali 2025 in Campania e avverte il centrosinistra: “Niente è deciso, non farò più da scudo a nessuno”. Critiche a Ricci e Decaro: “Serve rispetto per gli elettori e chi ha lavorato”.

Regionali in Campania, De Luca: “Nulla è deciso”

«Non è stato ancora scritto nulla». Con queste parole il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha commentato in diretta social la situazione del centrosinistra in vista delle elezioni regionali del 2025. Il Governatore ha sottolineato come, al momento, sia in corso un lavoro di approfondimento programmatico, ma non ha nascosto fastidi e perplessità per alcuni atteggiamenti interni alla coalizione. «Non posso decidere io – ha detto – ma ho il diritto e il dovere di esprimere la mia opinione. In questi giorni ho sentito atteggiamenti pieni di supponenza da parte di chi è rimasto fermo per dieci anni e ora corre per decidere ogni cosa».

Il riferimento è a una parte del centrosinistra che, secondo De Luca, si starebbe muovendo con opportunismo e presunzione: «Per quanto mi riguarda, non si può parlare di partita chiusa. I partiti possono anche decidere da soli, ma io farò chiarezza nei prossimi mesi. C’è chi parla senza averne titolo e chi si nasconde dietro di me da anni. Ora basta: non sarò più il paravento di nessuno».

“Chiagne e fotte”

Con toni duri e diretti, il presidente campano ha citato un noto detto partenopeo: “chiagne e fotte”, alludendo a coloro che, a suo dire, recitano la parte delle vittime mentre agiscono per tornaconto personale. «Serve rispetto per chi ha costruito in dieci anni un consenso che oggi permette al centrosinistra di competere», ha ribadito, ricordando i numeri della sua elezione: «Quando ho vinto, il PD a Napoli era al 12%. Sono stato eletto con il 70%, votato da destra, sinistra e da chi non aveva partito. Quel risultato è stato frutto del lavoro, non di rendite di posizione».

De Luca ha poi rivolto critiche anche ad altri volti della coalizione, pur esterni alla Campania, come Matteo Ricci, candidato nelle Marche, e Antonio Decaro, in corsa per la Puglia: «Ricci ha ricevuto un avviso di garanzia, ma non è questo il problema. È europarlamentare con uno stipendio di 20mila euro al mese. Perché candidarsi alle regionali? È una domanda che va posta ai segretari di partito». E su Decaro: «Si è dimesso a un anno dal voto europeo. Ma il rispetto verso gli elettori esiste ancora? Se chiedi fiducia e poi ti comporti come ti pare, stai calpestando quella fiducia». Infine, una stoccata anche alla stampa e agli equilibri interni al partito: «Leggo che c’è chi vuole decidere chi non deve candidarsi per evitare ombre. Ma il PD vuole ancora parlare di correttezza con gli elettori o no?».

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