Il sindaco di Eboli Mario Conte e l’assessore al Bilancio Gianmaria Sgritta replicano alle critiche di Italia Viva: «Nessun aggravio per il Comune, colpiremo solo i morosi». Lo riporta InfoCilento.
Eboli, il Sindaco Conte e l’Assessore Sgritta replicano a Italia Viva sulla riscossione dei tributi comunali
Non si è fatta attendere la risposta dell’Amministrazione comunale di Eboli alle critiche sollevate da Italia Viva sulla gestione della riscossione delle entrate comunali. A intervenire sono stati il sindaco Mario Conte e il vicesindaco con delega al Bilancio e Finanze Gianmaria Sgritta, che hanno respinto con decisione le accuse parlando di “bugie e demagogia”.
Le parole del Sindaco Mario Conte
Il primo cittadino ha ricostruito i dati degli ultimi anni: «Con le precedenti amministrazioni sono stati accumulati e non incassati oltre 16 milioni di Tari, 4,1 milioni di Imu e 3,8 milioni di multe. La Corte dei Conti ha stigmatizzato questa situazione, imponendoci azioni concrete per il recupero delle somme. I 4 milioni di cui si parla in relazione al costo della concessione non sono un esborso diretto del Comune, ma saranno riconosciuti solo in percentuale e soltanto in caso di effettivo recupero dei crediti maturati negli anni scorsi».
Conte ha inoltre sottolineato l’impossibilità di incrementare il personale interno con le attuali risorse di bilancio: «I dipendenti comunali sono già impegnati a garantire i compiti istituzionali ordinari. L’affidamento all’esterno non incide sul rapporto con i contribuenti, che continueranno ad avere diritto alle agevolazioni previste da legge e regolamenti, come pagamenti rateali o esenzioni. Nessun aggravio di spesa per l’ente, nessuna svalutazione degli uffici: colpiremo solo chi non paga deliberatamente le imposte».
L’intervento dell’Assessore al Bilancio Gianmaria Sgritta
Il vicesindaco ha chiarito il perimetro dell’affidamento: «Abbiamo deciso di esternalizzare esclusivamente la riscossione coattiva delle entrate e la gestione ordinaria e coattiva del CUP. Gli uffici comunali continueranno ad accertare e verificare i tributi principali, come Tari e Imu, fino alla contestazione degli omessi pagamenti».
Sgritta ha ricordato che, in passato, la gestione affidata all’Agenzia delle Entrate – Riscossione (ADER) aveva portato risultati modesti: «Su circa 13 milioni affidati, il recupero non ha superato il 12,55%. L’affidamento all’esterno, invece, non grava sul bilancio comunale perché si autofinanzia attraverso le sanzioni applicate ai contribuenti morosi».
Il vicesindaco ha poi precisato: «Se tutti i cittadini pagassero regolarmente, la ditta affidataria non percepirebbe alcun compenso. Inoltre, tempi e modalità di riscossione sono stabiliti dal Comune, che tutela i contribuenti in difficoltà: già prima della normativa statale avevamo introdotto rateazioni fino a dieci anni per chi non riesce a far fronte ai pagamenti».
Conclusioni
L’Amministrazione ribadisce che l’obiettivo è liberare risorse oggi bloccate negli accantonamenti obbligatori e rafforzare i servizi: «Non si tratta di togliere competenze agli uffici comunali – ha concluso Sgritta – ma di rendere più efficace la riscossione senza ridurre il know-how interno».









