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Eboli, scuole in rivolta: caos Casarsa tra famiglie, sindaco e Rosamilia

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Come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola, a Eboli esplode la polemica sul presunto trasferimento della scuola materna Casarsa al plesso del Rione Pescara. Secondo quanto denunciato da alcuni genitori, la decisione comporterebbe uno spostamento di circa due chilometri, senza alcun preavviso da parte dell’amministrazione comunale, generando disagio per le famiglie e tensioni politiche.

Eboli, scuole in rivolta: caos Casarsa

La consigliera comunale e provinciale del Pd, Filomena Rosamilia, ha sollevato critiche dure nei confronti del sindaco e degli assessori competenti, Katia Cennamo per la pubblica istruzione e Salvatore Marisei per i lavori pubblici. «Si tratta di una decisione che mostra totale insensibilità verso i bambini», ha dichiarato Rosamilia, invitando il sindaco Conte a rivedere la scelta e, in alternativa, a permettere agli alunni di concludere l’anno scolastico nella loro sede attuale, evitando traumi e disagi inutili.

La vicenda si inserisce in un anno scolastico già segnato da numerosi disagi: la chiusura del plesso Agatino Aria e le problematiche legate alle scuole Molinello e Salita Ripa hanno già creato tensioni tra famiglie e istituzioni.

Il sindaco Conte ha risposto categoricamente, smentendo il trasferimento della scuola Casarsa. «Si tratta dell’ennesima bufala della consigliera Rosamilia», ha affermato, spiegando che le verifiche sulla scuola Longobardi riguardano solo la possibilità di ottimizzare l’utilizzo della struttura in funzione delle esigenze dei bambini più in difficoltà, senza alcuna decisione definitiva sul trasferimento. «Nulla è stato comunicato, né ufficialmente né ufficiosamente», ha aggiunto il primo cittadino, sottolineando che la consigliera Rosamilia non ha sollevato obiezioni sulle condizioni delle scuole superiori, di competenza provinciale.

La replica della consigliera del Pd non si è fatta attendere: Rosamilia ha ribadito che il sindaco continua a non fornire risposte chiare e che il tentativo di spostare l’attenzione sulle scuole superiori appare «stucchevole». La consigliera ha inoltre ricordato che negli ultimi quattro anni l’amministrazione comunale ha proceduto alla chiusura di tre scuole, aggravando le difficoltà del sistema educativo locale.

La vicenda evidenzia dunque una contrapposizione aperta tra amministrazione comunale e forze di opposizione, con famiglie e insegnanti al centro di un contenzioso politico che rischia di protrarsi nei prossimi giorni, in attesa di chiarimenti ufficiali sulle reali intenzioni del Comune.

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