Due giovani di Scafati, rispettivamente di 19 e 20 anni, sono finiti in carcere dopo essere stati sorpresi con un ingente quantitativo di cocaina. Si tratta di due cugini, entrambi incensurati, fermati a Palermo dalla Guardia di Finanza nell’ambito di un’operazione antidroga risalente a circa dieci giorni fa. Con loro risulta indagato a piede libero un terzo ragazzo, coetaneo e residente a Pompei, ritenuto dagli inquirenti la “staffetta” che avrebbe accompagnato e seguito il viaggio per garantire la riuscita del trasporto come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
Due cugini arrestati con 18 chili di cocaina
L’auto su cui viaggiavano i due giovani, una Fiat 500 a noleggio, è stata fermata per un controllo di routine lungo una delle principali arterie di collegamento verso il capoluogo siciliano. Durante la perquisizione, i militari delle Fiamme Gialle hanno scoperto un doppiofondo ricavato all’interno della portiera, dove erano nascosti pacchi contenenti complessivamente 18 chili di cocaina purissima. La droga, secondo le prime stime, avrebbe fruttato diverse centinaia di migliaia di euro sul mercato al dettaglio.
Oltre allo stupefacente, la Guardia di Finanza ha sequestrato quattro telefoni cellulari, che saranno sottoposti ad analisi tecniche per ricostruire la rete di contatti e i possibili canali di approvvigionamento e destinazione della merce. L’ipotesi investigativa è quella di un traffico di droga strutturato tra Campania e Sicilia, con base operativa nell’Agro nocerino-sarnese. Gli investigatori non escludono che i due giovani possano essere stati utilizzati come “corrieri puliti”, scelti proprio perché privi di precedenti penali e quindi insospettabili.
Il modus operandi riscontrato coincide con altri casi analoghi emersi negli ultimi anni, che hanno visto giovani residenti nella provincia di Salerno coinvolti nel trasporto di carichi di stupefacenti verso la Sicilia. Dopo l’arresto, i due cugini sono stati condotti in carcere su disposizione del Gip di Palermo, che ha convalidato il fermo. Entrambi sono difesi dall’avvocato Gennaro De Gennaro. Nei prossimi giorni il Tribunale del Riesame sarà chiamato a pronunciarsi sul ricorso presentato dalla difesa, che ha chiesto la revoca della misura cautelare o, in subordine, una misura meno afflittiva.