Il DS della Salernitana Daniele Faggiano si racconta in un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Il nuovo direttore sportivo granata ha raccontato delle difficoltà di salute avute negli ultimi due anni e ora superate con determinazione. Non è mancato ovviamente il riferimento alla Salernitana, con uno sguardo al campionato appena iniziato.
DS Faggiano Salernitana intervista, le parole del direttore a La Gazzetta dello Sport
Il DS della Salernitana Daniele Faggiano ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Le domande rivolte al neo direttore sportivo granata hanno riguardato soprattutto la sua lunga battaglia contro i problemi al fegato, che hanno poi reso necessario un trapianto. Tutto inizia nel 2023, con incidente stradale: “In autostrada, a San Benedetto, stavo andando a Modena e mi sono rotto due vertebre. Però sono uscito dall’ospedale firmando, contro la volontà dei medici. E una volta a casa, mio padre e mio suocero mi hanno rimandato a farmi vedere”.
Si scoprono così le vere difficoltà: “Avevo dei valori sballati, ho fatto controlli su controlli e non andava bene. I medici erano preoccupati, hanno capito che il fegato non funzionava“. Dopo un periodo di prova con terapie meno drastiche, il trapianto diventa l’unica opzione: “Grazie al dottor Ciampi dell’ospedale a Catania abbiamo capito la situazione e mi ha mandato all’Ismett a Palermo dal dottor Gruttadauria che ha preso in mano la situazione. Prima mi hanno fatto un piccolo intervento, poi è diventato urgente il trapianto”.
Il post operazione si dimostra più difficile di qualunque trattativa per il DS: “Un calvario, pensavo di non uscirne. Momenti bui, non li auguro a nessuno. Sono stato 100 giorni in ospedale, avevo vicino mia moglie Giorgia e i miei genitori, la mia forza. Come il Catania, da Pelligra e Grella a tutti i tifosi. E gli infermieri, diventati come fratelli […] pensavo alla famiglia, alla bambina, agli amici veri che hanno sofferto con me e mi sono sempre vicini: sono venuti a trovarmi Perinetti, Ausilio e Baccin, poi giocatori come Torregrossa e Inglese”.
La nuova avventura granata
Da marzo 2025 la ripresa, con la nuova avventura a Salerno: “Il presidente mi ha dato la carica definitiva. Lui ne ha tanta! E me l’ha trasmessa. Il lavoro è la medicina migliore”. Infine, uno sguardo al campionato appena iniziato: “Il girone è tosto, oltre a Catania e Benevento ci sono anche Cerignola, Crotone, Monopoli, Potenza, e poi l’Atalanta U23. Spero di trasmettere la mia carica alla squadra. Essere qui mi ha dato forza e ora affronto questo impegno con l’entusiasmo di prima. Anzi più di prima, come se fossi resuscitato”.