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Decreto Schillaci, dalla marijuana alla codeina: le droghe di Stato che potranno essere prodotte in Italia

Il ministero della Salute, ogni anno, con un decreto determina le quantità di sostanze stupefacenti e psicotrope che possono essere fabbricate e messe in vendita in Italia e all’estero. Quest’anno il provvedimento è stato approvato lo scorso 13 novembre e sarà in vigore per tutto il 2024. Chiaramente ci si riferisce all’uso medico, anche se alcuni stupefacenti inclusi nelle tabelle sono spesso impiegate anche per altri fini.

Droghe legali in Italia: cosa dice il decreto del Ministero

Tra queste, c’è ad esempio la codeina, nota sulla scena trap e ricavata dal papavero da oppio. Viene utilizzata per i farmaci contro la tosse. Nelle canzoni rap e trap, quando si parla di “sciroppo”, si fa riferimento a una droga ottenuta miscelando questi farmaci contenenti codeina con una bibita gassata, necessaria a diminuirne la densità per essere consumata più facilmente.

Come al cinema

Una storia raccontata anche al cinema in Smetto quando voglio, un film del 2014 diretto da Sydney Sibilia. Il lungometraggio narra la storia di un gruppo di brillanti ricercatori universitari (assegnisti di ricerca e professori a contratto) che tentano di uscire dall’impasse lavorativa ed esistenziale della precarietà cronica, producendo e spacciando droghe intelligenti (smart drug).

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