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Droga per 11mila euro: condanna a 4 anni e 6 mesi per commerciante di auto di Pagani

Aggressione nocera condannato

Immagine di repertorio

È stato condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione il 42enne L.D.R., commerciante di auto di Pagani, coinvolto nell’ottobre 2024 in un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. La sentenza è stata emessa l’altro ieri dal Gup partenopeo con rito abbreviato come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.

Droga per 11mila euro: condanna a 4 anni e 6 mesi a Pagani

Secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo avrebbe acquistato un grosso quantitativo di droga – mai sequestrato e di natura non chiarita – per un valore di circa 11mila euro. L’acquisto, documentato da una serie di intercettazioni ambientali e telefoniche, sarebbe avvenuto da un soggetto ritenuto vicino a un clan camorristico attivo nell’area di Caivano. Tuttavia, per il 42enne non è stata riconosciuta l’aggravante dell’agevolazione mafiosa. La condanna è arrivata esclusivamente per il reato di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio.

Le investigazioni della Dda hanno ricostruito come già nel 2019 un esponente del presunto sodalizio criminale avesse sollecitato il pagamento della partita di droga al commerciante paganese. Secondo l’ipotesi accusatoria, quel carico sarebbe stato destinato alle piazze di spaccio locali, ma l’ipotesi non ha trovato conferme probatorie. Né fu mai rinvenuto lo stupefacente, circostanza che ha contribuito all’esclusione delle aggravanti mafiose sin dalla fase preliminare del procedimento.

L’agguato

La vicenda giudiziaria del 42enne si intreccia con un episodio rimasto ancora oscuro: alla fine di settembre 2019, ignoti esplosero una decina di colpi di kalashnikov contro la sua abitazione. L’agguato non ha avuto conseguenze per l’uomo, ma resta al centro di un’indagine autonoma e mai collegata formalmente al procedimento per droga. Pochi giorni dopo quell’attacco armato, L.D.R. fu raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare nell’ambito del blitz coordinato dalla Dda.

Difeso dall’avvocato Fortunato De Felice, l’imputato ha definito il primo grado con rito abbreviato. Ora, con il deposito delle motivazioni, la difesa potrà valutare se proporre appello contro la decisione del Gup.

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