Site icon Occhio di Salerno

Sarno, trovata “bomba ecologica” nel Vallone Monaco: rifiuti tossici e auto smontate tra le ecoballe

discarica abusiva sarno

La scoperta

A Sarno è stata scoperta una discarica abusiva nel Vallone Monaco con tonnellate di rifiuti pericolosi, tra cui amianto e pezzi d’auto. Denuncia alla Procura e al Ministero per interventi urgenti di bonifica. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Sarno, scoperta discarica abusiva nel Vallone Monaco: allarme amianto e denuncia alla Procura

Una discarica abusiva colma di ecoballe e materiali pericolosi è stata scoperta a Sarno, nella zona di Vallone Monaco, durante un’operazione di monitoraggio ambientale condotta dagli operatori della Guardia Agroforestale Italiana. Sul posto sono intervenuti il dirigente regionale di settore Andrea Palmese e il capo squadra Fiorello Caracciolo, che hanno denunciato la gravità della situazione definendola una vera “bomba ecologica”.

Rifiuti pericolosi e amianto tra le ecoballe

Nel corso dei controlli, gli agenti hanno individuato un deposito non autorizzato di rifiuti di ogni genere: tonnellate di guaina bituminosa, lana di vetro, pannelli solari, pezzi d’auto, materiali contenenti amianto e altri scarti speciali. «L’area è un deposito di rifiuti abusivo e non autorizzato — hanno spiegato gli operatori —. È priva di misure di sicurezza e provoca gravi rischi ambientali, come l’inquinamento del suolo. Si tratta di un reato penale».

Veicoli rubati e mercato nero dei ricambi

Tra i materiali sequestrati sono stati rinvenuti centinaia di pezzi di auto e carcasse di veicoli, probabilmente provenienti da mezzi rubati e smontati per alimentare il mercato nero dei ricambi. Secondo le prime ipotesi, i rifiuti sarebbero stati trasportati in loco con mezzi pesanti, lasciati accumulare senza alcuna protezione.

Denuncia alla Procura e richiesta di bonifica urgente

La Procura della Repubblica e il Ministero dell’Ambiente sono stati informati e chiamati a intervenire per valutare la gravità dell’inquinamento e avviare le procedure di bonifica del sito. La denuncia punta a tutelare la salute pubblica e a fermare un fenomeno che rischia di compromettere in modo permanente l’ecosistema locale.

Exit mobile version