Il Senato ha dato il via libera definitivo al decreto Cultura, che ora diventa legge con 80 voti favorevoli, 61 contrari e un astenuto. Ecco cosa cambia: tra le principali disposizioni, c’è l’assegnazione al ministro di elaborare un nuovo piano.
Il Senato dà il via libera definitivo al decreto Cultura: cosa cambia
Il Senato ha dato il via libera definitivo alla legge Cultura con 80 voti favorevoli, 61 contrari e un astenuto. Tra le principali disposizioni, il decreto assegna al ministro della Cultura il compito di elaborare un nuovo piano, denominato ‘Piano Olivetti per la cultura’, volto a promuovere lo sviluppo culturale, la rigenerazione delle periferie e delle aree interne e svantaggiate, oltre a valorizzare biblioteche, editoria libraria, archivi e istituti storici e culturali. Il provvedimento ha suscitato polemiche a causa di un emendamento, inizialmente proposto dalla Lega e successivamente ritirato, che mirava a ridimensionare le soprintendenze.