Politica

L’addio dei tre “tenori”: si chiude la stagione di De Luca, Emiliano e Zaia

de luca emiliano zaia fine era governativa cosa faranno ora
De Luca, Emiliano e Zaia
De Luca, Emiliano e Zaia

Vincenzo De Luca, Michele Emiliano e Luca Zaia chiudono la loro esperienza da governatori dopo decenni di leadership ma guardano già ai nuovi progetti politici. Ecco cosa potrebbe accadere dopo il voto.

Fine dell’era De Luca, Emiliano e Zaia: cosa faranno ora

Le elezioni regionali in Campania, Puglia e Veneto mettono il punto finale alle lunghissime esperienze amministrative di Vincenzo De Luca, Michele Emiliano e Luca Zaia. Un passaggio di consegne che segna la conclusione di tre leadership durate decenni, ma che non coincide affatto con un loro definitivo ritiro dalla scena politica.

Se davvero la loro corsa dovesse fermarsi qui, un cerimoniere potrebbe ripetere l’antica formula del conclave: «Sic transit gloria mundi». Ma per tre figure che hanno gestito il potere più a lungo di molti papi, le elezioni di domenica non rappresentano un addio, bensì una nuova porta che si apre. E c’è grande attesa per il momento esatto in cui De Luca, Emiliano e Zaia — in ordine alfabetico — lasceranno idealmente i vertici delle rispettive regioni, dopo un percorso politico che per tempistiche, continuità e impatto va ben oltre una semplice stagione istituzionale.

De Luca è l’ultimo protagonista ancora in campo dell’epoca in cui nel 1993 i sindaci vennero eletti direttamente dai cittadini. Da allora ha attraversato senza interruzioni Palazzo di Città a Salerno, il Parlamento, un incarico di governo e dieci anni alla guida della Regione, partendo da un periodo in cui Maradona era ancora in campo. Emiliano debuttò a Bari con uno slogan che giocava sul nome di Antonio Cassano e da allora ha attraversato un ventennio di politica pugliese; Zaia, dal canto suo, in sella al Veneto ha visto alternarsi a Palazzo Chigi sette presidenti del Consiglio.

Il “Doge” veneto e i due “sceriffi” del Sud sono stati tre eccezioni in una politica sempre più polarizzata. Zaia, leghista con battaglie considerate “di sinistra”, ed Emiliano e De Luca, amministratori del Pd spesso apprezzati a destra, hanno condiviso il tratto comune di un governo diretto, non incline ai compromessi. E, sebbene non sempre in perfetta sintonia tra loro, hanno trovato un terreno comune quando si è trattato di fermare la corsa al terzo mandato.

Il futuro

E ora? Zaia immagina di trascorrere più tempo nella casa dei genitori a Bibano; Emiliano, che scherza sulla sua recente intolleranza al lattosio, vuole dedicarsi alla figlia appena nata; De Luca resta enigmatico. Ma nessuno dei tre è realmente fuori gioco: Zaia correrà come capolista della Lega, Emiliano potrebbe entrare nella giunta del quasi-sicuro successore De Caro, mentre per De Luca circola l’ipotesi di un ritorno al Comune di Salerno.

A Roma, nel cuore della politica, questi scenari vengono seguiti con attenzione e una certa diffidenza. Le loro ambizioni, per ora solo accennate, potrebbero rivelarsi determinanti nei delicati equilibri nazionali dei prossimi mesi. E pare esista una chat WhatsApp che li raccoglie tutti e tre: da lunedì, con ogni probabilità, sarà ancora più movimentata.

CampaniaLuca ZaiaPugliaVenetoVincenzo De Luca

Ultime notizie