Il governatore Vincenzo De Luca attacca Campitiello e Fratelli d’Italia nella diretta social del venerdì, ironizza sul Pd e apre al M5S: “Ipocrisia sul terzo mandato, ora decidano i cittadini”.
Vincenzo De Luca contro Campitiello nella diretta social
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, torna all’attacco del Ministero della Salute e, in particolare, della dottoressa Campitiello, responsabile del Dipartimento della Prevenzione. Nel corso della consueta diretta del venerdì pomeriggio sui social, il governatore ha definito il Ministero “una bottega privata, segnata da atti di clientelismo politico vergognosi”.
Parlando del rischio epidemico legato alla febbre del Nilo, De Luca ha rincarato la dose:
«Se dovesse diffondersi un’epidemia, al Ministero ci troveremmo a dover dialogare non con un epidemiologo, ma con una docente “sincera democratica” che non ha alcuna competenza in materia. È il risultato delle scelte clientelari fatte da Fratelli d’Italia. Chiunque venga a Roma potrà rendersi conto dei personaggi con cui siamo costretti ad avere a che fare. È una situazione che definire vergognosa è poco».
Non sono mancate nuove frecciate nei confronti di una parlamentare di FdI, definita “analfabeta”, accusata di parlare di sanità senza cognizione di causa. «Con i governi precedenti non c’era questa volgarità, ma neanche si è fatto nulla per garantire rigore nella gestione sanitaria» ha aggiunto, in vista della prossima riunione del tavolo interministeriale in programma lunedì.
Il tema del terzo mandato
Il governatore è tornato a commentare anche il dibattito sul terzo mandato, ironizzando sul cambiamento di rotta del Partito Democratico:
«Finalmente il Pd ha superato l’ipocrisia del “no al terzo mandato per evitare la concentrazione del potere”. Peccato che molti dei suoi candidati, in realtà, siano al quinto mandato, non al terzo».
Secondo De Luca, chi ha già ricoperto per anni ruoli pubblici senza soluzione di continuità non può più presentarsi come “alternativa fresca”:
«La questione del terzo mandato è stata solo un alibi per colpire chi, come me, rappresenta una figura libera all’interno della scena politica. Io sono per lasciare decidere ai cittadini».
L’apertura ai Cinque Stelle
Spazio anche a un’apertura nei confronti del Movimento 5 Stelle: «Ho apprezzato il sostegno espresso da Giuseppe Conte a Matteo Ricci nelle Marche. È un segnale importante sul piano della civiltà giuridica. Se davvero si crede che una persona sia innocente fino a sentenza definitiva, allora saremo un Paese più civile. Mi auguro che questa posizione venga mantenuta ovunque, e non a intermittenza».