Vincenzo De Luca attacca Mario Draghi. “Ho ascoltato ieri la conferenza stampa del presidente del consiglio che ho trovato per un verso sconcertante e per un altro verso insopportabilmente demagogica”. Così il presidente della Regione Campania, intercettato dai cronisti a margine di una riunione del consiglio regionale.
Covid, De Luca attacca Draghi
“All’inizio della conferenza, il Presidente del consiglio ha delimitato il recinto nel quale i giornalisti potevano muoversi. Trovo francamente incredibile che il presidente del consiglio dica ai giornalisti le domande che possono e non possono fare. Queste cose avvengono nelle democrazie cosiddette protette” ha proseguito il governatore.
Il rapporto con i giornalisti
“Ovviamente il presidente del consiglio – ha aggiunto – è libero anche di mandare al diavolo il giornalista che fa la domanda o di non rispondere. Ma non credo però che si possa delimitare l’ambito delle domande. A me pare che siamo in un paese nel quale si è determinata una sorta di narcotizzazione della ragione critica che, mi auguro, vengo ritrovata quanto prima possibile”.
A scuola con le porte aperte
“Oggi avremo bambini senza mascherine perché le Ffp2 non sono arrivate e mi dicono che sono costretti a stare in classe con le porte aperte. Ho la sensazione però che saremo chiamati tutti quanti a dire da qui al presidente della Repubblica – ha aggiunto – che in Italia va tutto bene, che l’economia gira, che le scuole sono aperte e che viviamo nel migliore dei mondi possibili. Io penso che la lettura debba essere un po’ meno pacificata e un po’ più ragionevole. Ma se può fare piacere anche la Campania da oggi può dire che va tutto bene, è tutto aperto, il Covid è un raffreddore e se volete posso anche giurarvi di aver visto il presidente Draghi camminare sulle acque del Tevere”.