Dopo l’incontro con Elly Schlein, Vincenzo De Luca smorza i toni e ribadisce la volontà di costruire un’alleanza ampia, ma senza accelerazioni premature sui candidati. «C’è un’intesa sui programmi – ha dichiarato il presidente della Regione Campania – ma nessuna fuga in avanti su Fico». Il riferimento è all’ipotesi di una candidatura unitaria dell’ex presidente della Camera, sostenuta da parte del Partito Democratico e dal Movimento 5 Stelle.
De Luca apre alla coalizione larga ma frena su Fico
Il governatore ha espresso apprezzamento per il metodo proposto dal leader del M5S, Giuseppe Conte, che suggerisce di partire dai contenuti: «Prima il riconoscimento del lavoro svolto, poi si discuteranno i nomi». Tuttavia, De Luca ha tenuto a precisare di non avere intenzione di ergersi a giudice delle candidature: «Non faccio il vigile, non do via libera a nessuno. Per amministrare servono competenze, non slogan».
Nel corso del confronto non sono mancati i rilievi critici al Pd nazionale. De Luca ha definito «discriminatoria» la scelta del partito di bocciare la possibilità del terzo mandato per i presidenti di Regione, evidenziando come in Piemonte la norma sia ancora vigente. Un passaggio che conferma la tensione interna ai Dem, soprattutto in Campania.
Il presidente ha inoltre rilanciato la richiesta di celebrare il congresso regionale del partito, invocando un chiarimento politico sul territorio. Immediata la replica dell’area che fa capo a Schlein: «Bene il congresso regionale, ma si faccia anche quello metropolitano», in riferimento al nodo della guida del Pd di Napoli.
Sul fronte della possibile coalizione, mentre i riformisti prendono tempo, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e il segretario del Psi, Enzo Maraio, spingono per un’intesa unitaria. Tuttavia, resta irrisolto il nodo principale: il nome del candidato presidente. Su questo punto, le distanze tra le diverse anime della coalizione restano ancora marcate.