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Capaccio Paestum, Fasolino lancia l’allarme: “Debito mai così alto. Serve un’intesa per il futuro del Comune”

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Fasolino

Il senatore Fasolino interviene sulla crisi politica e amministrativa a Capaccio Paestum e avverte: il debito comunale ha raggiunto i 70 milioni di euro. Necessaria una strategia condivisa per evitare ripercussioni sui cittadini. Lo riporta InfoCilento.

Crisi politica a Capaccio Paestum, Fasolino: “Debito record di 70 milioni. Unità politica per evitare il tracollo”

Le telecamere di InfoCilento sono tornate a Capaccio Paestum dove la tensione politica resta alta dopo la presa di posizione di sette consiglieri di maggioranza, pronti a sfiduciare il sindaco in assenza di decisioni maggiormente condivise. Una situazione complessa che ha acceso il dibattito pubblico e spinto a intervenire anche il senatore Gaetano Fasolino.

La richiesta di pacificazione

Fasolino auspica un clima più disteso in un momento in cui sul Comune grava anche una commissione di accesso agli atti, chiamata a valutare eventuali irregolarità amministrative. Il senatore invita tutte le forze politiche a collaborare almeno sul piano programmatico, evidenziando come le discussioni sembrino incentrate più sui posti in giunta che sulle reali esigenze della città. «Occorre interrogarsi sul futuro urbanistico e turistico di Paestum – afferma – su quanto verde tutelare, su quale modello di sviluppo scegliere. È su questo che si costruisce una visione condivisa».

Una situazione finanziaria pesante

Il vero nodo, secondo Fasolino, è però la condizione economica dell’ente: un debito di 70 milioni di euro, di cui finora è stata coperta solo una parte marginale. Il peso maggiore, sottolinea, ricadrà l’anno prossimo, diventando «il carico più oneroso mai registrato nella storia del Comune». Un impatto che rischia di ripercuotersi sulle attività economiche e sulle famiglie, con possibili aumenti della pressione fiscale e una ricaduta diretta sull’intero tessuto produttivo locale.

Serve un accordo per evitare la crisi

Fasolino invita dunque a definire un piano credibile e condiviso per uscire dalla situazione debitoria e per garantire continuità amministrativa. «Con una gestione seria – osserva – si può evitare persino lo scioglimento del Consiglio, ipotesi che la commissione starebbe valutando». L’appello è chiaro: superare le divisioni interne e costruire insieme il futuro di Capaccio Paestum, prima che l’emergenza finanziaria travolga l’ente e la comunità.

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