Cronaca

Covid party in Alto Adige, la procura di Bolzano apre un’inchiesta sulle feste dei no-vax

Feste private per trasmettersi il Covid-19 e ottenere così il Green Pass. Si chiamano “Corona-Party” e hanno già sconvolto l’Alto Adige ormai sulla soglia della zona gialla. La Procura di Bolzano ha aperto un’inchiesta sui festini no-vax. Nel frattempo nella regione i casi continuano ad aumentare come le ospedalizzazioni: nelle ultime 24 ore sono stati registrati 277 nuovi casi su 1.570 tamponi esaminati. I pazienti ricoverati sono al momento 87, 79 dei quali in area non critica.

Covid party in Alto Adige, la procura di Bolzano apre un’inchiesta

I partecipanti dei Covid-Party sono principalmente giovani (anche in età scolare) che non vogliono vaccinarsi contro il Coronavirus. Per aggirare le restrizioni dovute alla mancanza di Green Pass, puntano a contrarre il virus per ottenere poi il certificato di guarigione. Le feste private hanno causato il ricovero di 3 persone, 2 delle quali in terapia intensiva.

Negli scorsi giorni sono arrivati cittadini dall’Austria e dalla Germania per partecipare ai Covid-party. Nei due paesi infatti è stato introdotto rispettivamente un nuovo lockdown per arrestare la crescita dei contagi e il cosiddetto “modello 2G” che garantisce il Green Pass solo a chi è guarito dal Covid o si è vaccinato. A denunciare questo fenomeno Patrick Franzoni, coordinatore dell’unità anti Covid di Bolzano. “Sono no-vax che incontrano persone positive al virus cercando di acquisire l’infezione, in modo poi da ottenere il Green Pass in quanto guariti senza doversi vaccinare”.


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