Nuove regole anti Covid in Italia, il Premier Mario Draghi apre il Consiglio dei ministri esprimendo fiducia: “vogliamo un’Italia sempre più aperta, soprattutto per i nostri ragazzi“. La situazione epidemiologica si sta stabilizzando dopo il picco di gennaio e il governo si prepara ad allentare le misure.
Covid, Draghi apre il Cdm: “dati sulle vaccinazioni sono molto incoraggianti”
“I provvedimenti di oggi vanno nella direzione di una ancora maggiore riapertura del Paese. Oggi ci occupiamo della scuola in presenza, che è da sempre la priorità di questo governo. Veniamo incontro alle esigenze delle famiglie, che trovano il regime attuale delle quarantene troppo complicato e restrittivo“, ha aggiunto.
Draghi: vogliamo Italia più aperta
“Nelle prossime settimane andremo avanti su questo percorso di riapertura – ha detto Draghi -. Sulla base dell’evidenza scientifica, e continuando a seguire l’andamento della curva epidemiologica, annunceremo un calendario di superamento delle restrizioni vigenti“.
Scuola, le nuove regole
Le nuove indicazioni del Governo per la scuola prevederebbero per i nidi e le materne – quindi da 0 a 6 anni – la permanenza in classe dunque in presenza, fino al quinto caso di positività, scatta la dad dal quinto in su. Per la scuola primaria – da 6 anni a 12 – scatta quella che in cabina di regia è stata definita come “divaricazione” con la distinzione tra vaccinati e non.
Dal quinto caso in su, infatti, gli studenti vaccinati restano in classe, mentre vanno a casa quelli che non lo sono e che dovranno usufruire della cosiddetta dad. In scuola secondaria – dai 12 anni in poi – le maglie si stringono alla luce del maggior numeri di vaccinati: basteranno infatti due casi in classe per far scattare la Dad.
Green pass illimitato, come cambia
Per chi ha fatto tre dosi di vaccino il Green pass non avrà più scadenza e al momento non sono previste ulteriori dosi di richiamo. È quanto si legge nella bozza delle misure anti-Covid all’esame del Cdm. “La certificazione verde Covid-19 ha validità a far data dalla medesima somministrazione senza necessità di ulteriori dosi di richiamo“, si legge nel testo.