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Costruttori e Soprintendenza, al via il corso sul BIM: “Svolta epocale per digitalizzare e sburocratizzare”

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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Iniziato a Salerno il corso di formazione rivolto ai funzionari della Soprintendenza e ai costruttori, promosso da Ance Aies Salerno: al centro il BIM e la sinergia tra tutela e impresa. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Costruttori e Soprintendenza, al via il corso sul BIM

Una collaborazione definita da più parti come «storica», quella tra Ance Aies Salerno e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno, si consolida con un nuovo tassello verso la digitalizzazione e sburocratizzazione dei processi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale. È partito ufficialmente ieri il corso base di Building Information Modeling (BIM) rivolto ai dipendenti della Soprintendenza, con l’obiettivo di introdurre anche nel settore pubblico una metodologia innovativa e sempre più centrale nella progettazione.

Il BIM al servizio della tutela

Il BIM, strumento digitale che consente una gestione integrata delle informazioni di progetto, sarà al centro del programma di formazione che coinvolgerà architetti, archeologi, storici dell’arte e informatici in forza alla Soprintendenza. «Si tratta di un corso di informazione sulla progettazione in Bim – ha spiegato Fabio Napoli, presidente di Ance Aies Salerno – frutto della sinergia con la Soprintendenza, che permette finalmente un dialogo concreto tra mondo imprenditoriale e istituzioni. Questo è il primo passo di un processo che punta a rendere più rapide e trasparenti le procedure, con ricadute dirette sulla qualità e i tempi di esecuzione dei lavori». Il progetto nasce anche grazie al supporto del DIHCube, polo italiano per l’innovazione nel settore delle costruzioni, con fondi nazionali messi a disposizione dall’associazione dei costruttori.

«Meno incertezza nei progetti, più velocità nei cantieri»

Il corso è stato presentato nel corso di una conferenza stampa che ha visto un ampio consenso. Per Napoli, l’introduzione del BIM consentirà di eliminare molte delle incertezze oggi presenti nelle fasi progettuali, favorendo un confronto chiaro tra progettisti, direttori dei lavori e imprese: «Oggi si va verso una progettazione digitalizzata che permetterà uno scambio più veloce e tracciabile delle informazioni. Così si ridurranno tempi e interpretazioni arbitrarie».

La Soprintendenza: «Un’occasione concreta per modernizzare»

Soddisfatta anche la soprintendente Raffaella Bonaudo, che ha voluto rimarcare il valore strategico dell’accordo: «Ringrazio Ance Aies per averci dato la possibilità di fornire ai nostri funzionari un corso di altissimo livello. Questa è la prima applicazione concreta dell’intesa firmata a febbraio. È un’occasione per affrontare sfide concrete, per discutere su come oggi si progettano davvero gli interventi sui beni culturali».

Bonaudo ha inoltre confermato che alla formazione prenderanno parte non solo architetti, ma anche informatici, archeologi e storici dell’arte: «Riteniamo che la progettazione sia un processo complesso che richiede un approccio interdisciplinare. Questo percorso rappresenta una svolta nel modo di lavorare».

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