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Costa d’Amalfi, il turismo cambia volto: meno presenze estive, crescono settembre e ottobre

Costiera Amalfitana belle località costiere
Foto di repertorio
Costiera Amalfitana belle località costiere

Il turismo in Costa d’Amalfi sta attraversando una fase di trasformazione. I mesi di luglio e agosto, storicamente considerati l’alta stagione, non rappresentano più il periodo di maggiore afflusso. A evidenziarlo è il Distretto Turistico Costa d’Amalfi, che segnala per il 2025 un calo tra l’8% e il 10% delle presenze nei mesi estivi rispetto all’anno precedente. In controtendenza, invece, i mesi di settembre e ottobre fanno registrare una significativa crescita, confermandosi sempre più come periodo privilegiato dai turisti internazionali come riportato da QuotidianodellaCostiera.

Costa d’Amalfi, il turismo cambia volto

Secondo Andrea Ferraioli, presidente del Distretto, la flessione estiva è da considerarsi un “assestamento fisiologico” dopo anni di crescita costante successivi alla pandemia. Tra i fattori che influenzano il calo stagionale figurano la diminuzione della domanda dal mercato statunitense (stimata tra l’1% e l’1,5%), la crescente attrattività di destinazioni concorrenti come la Grecia, le instabilità geopolitiche e, soprattutto, gli effetti del cambiamento climatico, che scoraggiano i turisti provenienti dal Nord Europa a viaggiare nei mesi più caldi.

Il territorio, tuttavia, registra l’emergere di nuovi flussi turistici da paesi come Brasile, Corea del Sud e Polonia, oltre al ritorno dei visitatori giapponesi. A tenere alto il livello dell’offerta è il segmento luxury, che si conferma stabile con un indice di gradimento pari all’89% secondo i dati diffusi dalla piattaforma Destination Amalfi Coast. Tra le mete più apprezzate dai visitatori figurano Villa Rufolo, il Fiordo di Furore e il Sentiero degli Dei.

Resta però irrisolto il problema del turismo giornaliero e non organizzato, proveniente da aree limitrofe come Napoli, Salerno e Roma. Questo tipo di afflusso, spesso non regolamentato, esercita una pressione significativa su un territorio già fragile, generando congestione stradale, stress sui servizi pubblici e criticità nella gestione dei flussi, soprattutto durante gli arrivi simultanei di crocieristi.

Ferraioli sottolinea la necessità di introdurre una pianificazione strutturata e regole chiare: “Non possiamo continuare ad aprire attività ricettive senza un’adeguata formazione. La Costiera Amalfitana non può essere trattata come una destinazione di massa, ma va tutelata come un’eccellenza del turismo internazionale”. Il presidente rilancia inoltre l’urgenza di promuovere una cultura dell’accoglienza professionale e di puntare sulla qualità, oltre che sulla quantità.

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