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Cosa sono e come funzionano le bombe a fosforo: quali sono le conseguenze

Cosa sono e come funzionano le bombe a fosforo? E quali sono le conseguenze? L’Ucraina continua ad accusare Mosca di usare munizioni al fosforo violando la convenzione del 1980 sull’uso di armi non convenzionali. Il sindaco di Irpin, Oleksandr Markushin, ha detto che l’esercito russo avrebbe usato “bombe al fosforo bianco a Hostomel e Irpin”, mentre secondo il vice capo della polizia di Kiev, Oleksiy Biloshytskiy, bombe al fosforo sarebbe cadute sulla città di Kramatorsk, nell’est del Paese. Biloshytskiy ha pubblicato anche un video che a suo dire documenterebbe l’accaduto.

Bombe a fosforo: cosa sono e conseguenze

Munizioni di questo tipo sarebbero state usate anche nella regione di Lugansk, nel Sud-Est dell’Ucraina, come ha fatto sapere su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Sergey Gaidai, citato dall’agenzia Unian. Il bombardamento, ha aggiunto, avrebbe provocato morti e feriti. “Nella notte gli invasori hanno bombardato la regione di Lugansk con missili e bombe al fosforo”, ha affermato Gaidai, aggiungendo che “quattro persone sono morte”.

Cosa sono le armi al fosforo bianco: le conseguenze

Ma perché le armi al fosforo bianco sono così pericolose? Sebbene non siano generalmente classificate tra le armi chimiche, le bombe al fosforo provocano ustioni gravissime, estese ed estramemente dolorose. Il fosforo agisce penetrando nella pelle e bruciando i tessuti sottostanti causandone la necrosi fino alle ossa. Se entra a contatto con gli occhi i danni sono quasi sempre irreversibili. Il fosforo è inoltre una sostanza tossica anche per inalazione. Parliamo dunque di ordigni micidiali che tuttavia, va detto, sono stati in passato ampiamente usati anche in altri conflitti.

Cosa dice la convenzione sulle “armi incendiarie”

Questo tipo di ordigni rientra nella definizione di armi incendiarie vietata dalla Convenzione delle Nazioni Unite firmata a Ginevra nel 1980 (qui il testo) e sottoscritta anche dalla Russia nel 1981. Tra le armi “non convenzionali” che “possono essere considerate eccessivamente dannose o aventi effetti indiscriminati” ci sono infatti le così dette “armi incendiarie”, ovvero “qualsiasi arma o munizione essenzialmente concepita per dare fuoco a oggetti o per provocare ustioni a persone mediante l’azione della fiamma, del calore o di una combinazione di fiamma e di calore, sprigionata dalla reazione chimica di una sostanza lanciata sul bersaglio”. Tra queste, per caratteristiche, rientrano le bombe realizzate con materiali come napalm, termite e fosforo bianco.



 

Quando è consentito l’uso di bombe al fosforo: le conseguenze

Nel testo viene tuttavia precisato che le armi incendiarie non comprendono:

In alcuni casi dunque l’uso delle armi “incendiarie” è consentito. Ma solo in casi specifici: ovvero quando queste bombe vengono usare come copertura per le truppe o per colpire determinati obiettivi militari.


 

 


Cosa sono le bombe al fosforo? Tutte le conseguenze

Bombe che utilizzano tra i loro componenti il fosforo, elemento chimico che si trova in natura sotto forma di fosfato in alcune rocce. In gergo militare, le bombe al fosforo sono chiamate Wp che sta per White phosphorus.

Perché così devastanti?

In base al dosaggio utilizzato, il fosforo miscelato in bombe e missili ha effetto corrosivo sugli organi umani, penetrando dall’epidermide. È in grado di arrivare agli organi interni provocando ulcere letali.

Quali tipologie esistono di queste bombe?

Il fosforo, dosato diversamente, può realizzare ordigni fumogeni, che eliminano la visibilità, o illuminanti, ma diventare anche arma chimica perché il fosforo è in grado di raggiungere temperature elevatissime con rapidità. L’esplosione libera la sostanza, provocando effetti letali.

Quando furono usate per la prima volta?

Nella prima guerra mondiale dai tedeschi e gli inglesi. Sembra che i primi a sperimentare il fosforo nelle bombe furono gli irlandesi nella resistenza contro gli inglesi. Furono usate dagli austriaci con i gas contro gli italiani, come a monte San Michele.

Quando si usarono di più?

Nella seconda guerra mondiale, quando la Germania ne fece un grande uso, nei bombardamenti su Londra e Varsavia. Poi i bombardamenti inglesi e americani su Dresda, dove furono scaricate oltre seimila tonnellate di bombe uccidendo 150mila persone in gran parte arse vive. Un bombardamento di rappresaglia, privo di obiettivi militari. L’Italia utilizzò armi chimiche nella guerra d’Etiopia del 1936.

E dopo la seconda guerra mondiale?

Sono state usate in Vietnam, unite al napalm con effetti devastanti. Poi anche nella guerra tra Iran e Iraq e nella seconda guerra del golfo.

Sono vietate da convenzioni internazionali?

Le bombe al fosforo bianco sono state vietate nel 1980 dalla «Convenzione delle Nazioni Unite su certe armi convenzionali» firmata a Ginevra. Entrò in vigore nel 1983. Fu stabilito che le bombe al fosforo possono essere utilizzate soltanto a scopo di illuminazione per spaventare il nemico o per creare cortine fumogene in grado di nascondere i propri soldati, o confondere il nemico in occasione di ritirate e frenare offensive. Il divieto è invece assoluto per l’uso delle bombe al fosforo come armi chimiche da lanciare contro persone.

Quanti aderirono alla convenzione di Ginevra?

Circa 115 Paesi. Il problema nasce proprio dal riconoscimento dell’accordo, che non è stato fatto da tutti i Paesi del mondo e allo stesso modo. La Russia ha aderito alla Convenzione il 19 giugno 1982. Non ha aderito Israele, accusato di aver usato bombe al fosforo su Gaza. Gli Stati Uniti hanno aderito nel 2009, con riserva.

Gli obiettivi della Convenzione?

Vietare o limitare l’uso di alcune armi, per il danno che provocano in maniera indiscriminata sulle persone, anche civili. La Convenzione è costituita da cinque protocolli diversi e il terzo disciplina proprio le armi incendiarie, che includono le bombe al fosforo. Stabilisce che è vietato sempre attaccare la popolazione civile con armi incendiarie, o obiettivi militari che si trovano in prossimità di concentrazione di civili. Come viene denunciato sta avvenendo in Ucraina.

La Convenzione prevede eccezioni?

Si possono lanciare queste bombe su foreste e piante, solo se le vegetazioni sono utilizzate per nascondere truppe e obiettivi militari.

Le conseguenze delle bombe a fosforo

Il fosforo bianco è un’arma devastante. Non provoca solo l’effetto meccanico di bombe usuali, che uccidono esplodendo con le schegge prodotte. Uccide con sofferenze devastanti l’ingestione e l’inalazione del fosforo che si libera dalle bombe, provocando ustioni gravi e dolorose. I tessuti che si bruciano subiscono necrosi penetrante nel corpo fino ad arrivare alle ossa.

Come si lanciano le bombe al fosforo, le conseguenze

Attraverso bombardamenti aerei, o con missili di lunga gittata terra-terra.

Che rapporto c’è con le bombe atomiche?

Le conseguenze delle bombe atomiche sono di distruzione totale su intere aree di enorme estensione e per tempi molto lunghi. L’utilizzo, nella storia, è stato limitato a Hiroshima e Nagasaki.

 

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