La vertenza sulla qualità della connessione nel Basso Cilento compie un passo in avanti con l’interrogazione a risposta scritta presentata dal deputato Antonio D’Alessio al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. L’iniziativa arriva dopo mesi di segnalazioni inviate dal Comune di Futani a Open Fiber, Infratel, al Ministero e all’AGCOM, senza che alle comunicazioni dell’amministrazione guidata dal sindaco Dario Trivelli fossero seguiti interventi risolutivi.
Connessione in tilt nel Basso Cilento: scatta l’interrogazione parlamentare
Secondo quanto riportato nel testo depositato alla Camera, il territorio cilentano è interessato da disservizi ricorrenti della rete in fibra ottica, con malfunzionamenti definiti “periodici e di lunga durata”. Una situazione che, da tempo, incide sulla vita quotidiana di famiglie, professionisti, imprese e servizi pubblici. In diversi casi i guasti si protraggono per settimane, con conseguenze dirette sulla possibilità di lavorare da remoto, seguire lezioni online o garantire l’operatività degli uffici comunali e delle attività commerciali.
Futani risulta tra i comuni più penalizzati. L’amministrazione ha documentato ripetutamente la criticità attraverso note ufficiali indirizzate agli enti competenti, chiedendo verifiche e interventi strutturali. Nonostante ciò, la mancanza di risposte operative ha aggravato il quadro, generando ripercussioni sul tessuto sociale ed economico locale. Da qui la decisione del deputato D’Alessio di portare la questione all’attenzione del governo, sollecitando chiarimenti e misure tempestive.
L’interrogazione chiede in particolare quali iniziative urgenti il Ministero intenda adottare per ripristinare un servizio stabile e adeguato nei comuni interessati. Tra le richieste figura anche la convocazione di un incontro con il ministro Adolfo Urso e con i tecnici responsabili, per definire un cronoprogramma degli interventi e capire quali azioni si intenda mettere in campo nei confronti dei soggetti attuatori dei piani per la banda ultralarga.
La problematica, come evidenziato nel documento, non riguarda esclusivamente il Cilento. L’interrogazione richiama infatti anche il caso dell’Umbria, dove la Seconda Commissione regionale ha approvato all’unanimità una risoluzione che denuncia disservizi analoghi legati alla rete Open Fiber. Un elemento che conferma la dimensione nazionale della questione, già segnalata da più territori che lamentano ritardi e difficoltà nella realizzazione di infrastrutture digitali affidabili.









