Questo pomeriggio nella sede di Confindustria Salerno, ha avuto luogo l’evento “Le radici del futuro. L’intraprendenza nel Mezzogiorno tra storia e innovazione” promosso e organizzato con l’Associazione Aziende Storiche Familiari Italiane I Centenari.
Confindustria Salerno, sei imprese a confronto sui valori essenziali che garantiscono longevità alle aziende
Dopo i saluti di Antonio Sada, Presidente di Confindustria Salerno e Ugo Cilento, Presidente Associazione Aziende Storiche Familiari Italiane I Centenari, è intervenuto Antonio Calabrò, Presidente onorario de I Centenari e Presidente Gruppo tecnico Cultura di Confindustria.
Durante l’incontro, che rientra nel palinsesto degli Eventi previsti per la XXIV Settimana della Cultura d’Impresa di Confindustria, si è svolto un “dialogo a più voci”, moderato dalla giornalista Raffaella Venerando, tra le sei aziende della provincia di Salerno iscritte a I Centenari: Antonio Sada & Figli, Ceramica Pinto, Cianciullo Marmi, De Luca Cartaria, Magaldi Power e Michele Autuori.
Da esso è emerso quanto per dare lunga vita all’azienda i riferimenti familiari siano garanzia di visione di lungo periodo, di attenzione alle persone e all’ambiente, di sviluppo sostenibile. Tutti valori essenziali non soltanto dal punto di vista economico, ma soprattutto come punti di forza di un capitale sociale positivo, fondamentale anche per cercare di costruire un futuro migliore per le nuove generazioni.
La longevità quindi funziona come una potente leva di marketing, sinonimo di capacità di essere, prosperare ma anche di evolversi, cambiare con il tempo e diventare modello di successo ed esempio da seguire.
I commenti
“La provincia di Salerno esprime eccellenze centenarie che hanno fatto la storia del tessuto economico e produttivo locale – ha sottolineato Antonio Sada. – Sicuramente oggi gestire un’impresa è complesso e gestire un’impresa familiare lo è ancor più. È necessaria una solida cultura d’impresa, basata su valori immortali, quali l’importanza della famiglia, l’identità aziendale, la solida reputazione, il radicamento nel territorio, la capacità relazionale, la leadership, l’attenzione al cliente, il rispetto e la soddisfazione dei collaboratori, l’innovazione e l’insieme dei principi e dei valori etici.”
“Le Aziende Storiche Familiari Centenarie – ha dichiarato Ugo Cilento – sono l’esempio più autentico di resistenza e resilienza, frutto della passione per il proprio lavoro e della capacità di affrontare il cambiamento senza timore di osare, ma restando sempre fedeli alle proprie radici. È proprio questa capacità di evolversi che consente di trasformare la storia in futuro. Il successo de I Centenari consiste soprattutto nella voglia di fare dei nostri associati: quella stessa grinta che ha permesso alle loro aziende di superare con successo le tante sfide imposte dal cambiare dei tempi. Entrare a far parte de I Centenari è, oggi più che mai, motivo di grande orgoglio per gli imprenditori che riescono a superare il rigoroso vaglio delle regole previste dallo statuto: almeno cento anni di vita sotto la guida della stessa famiglia e un contributo concreto e duraturo allo sviluppo del proprio territorio.”
“La cultura politecnica delle nostre imprese è un’originale sintesi tra saperi umanistici e conoscenze scientifiche, tra l’attenzione per la bellezza e la qualità e la passione per l’innovazione, tecnologica, produttiva, ma anche sociale. – ha affermato Antonio Calabrò. – La cultura d’impresa è dunque uno straordinario asset competitivo, per mercati sia interni che internazionali che apprezzano particolarmente le relazioni tra orgoglio della storia e visione per il futuro. E nei musei e negli archivi storici delle imprese ci sono le testimonianze di una tradizione del “sapere fare” che oggi ha un grande bisogno di “far sapere”. Per costruire un miglior racconto della nostra intraprendenza e dei nostri valori.”