La denuncia del Sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, che ha richiamato l’attenzione sulle condizioni critiche del fiume Sarno e sull’assenza di interventi strutturali da parte degli enti competenti, non può passare sotto silenzio. Lo afferma in una nota la FENEALUIL Salerno.
Condizioni critiche del fiume Sarno: la denuncia del Sindaco di Scafati conferma l’emergenza
Le parole del Sindaco di Scafati – spiegano dall’organizzazione sindacale – non rappresentano un episodio isolato, ma il sintomo evidente di una fragilità che riguarda l’intera provincia di Salerno.
«Gli allagamenti e le esondazioni degli ultimi giorni dimostrano che non si tratta di eventi imprevedibili, ma della conseguenza diretta di anni di ritardi, di manutenzione insufficiente, di rimpalli di responsabilità e di una gestione frammentata del rischio idrogeologico.» aggiungono. «Quando un Sindaco arriva a dichiarare pubblicamente che “prima o poi ci scapperà la tragedia” e che il Comune è stato lasciato solo, significa che è l’intero sistema a non funzionare.»
La situazione non riguarda solo Scafati. Dall’Agro alla Costiera, dal Sarno al Cilento, si ripetono gli stessi problemi: argini fragili, infrastrutture non adeguate, reti fognarie insufficienti, canali ostruiti, opere avviate e mai concluse, burocrazia che rallenta ogni intervento.
«I danni non sono solo materiali: a fermarsi sono le attività produttive, a rischio sono i posti di lavoro, a pagare sono famiglie e lavoratori. Da questo quadro emerge l’urgenza di un vero piano pluriennale, capace di definire priorità chiare, tempi certi e risorse dedicate alla manutenzione continua, superando la logica degli interventi occasionali e delle somme urgenze. La sicurezza del territorio non può dipendere dalla quantità di pioggia che cade in una notte» spiegano ancora.
Accanto alla necessità delle opere, resta centrale il tema della trasparenza e della qualità del lavoro: ogni intervento deve garantire occupazione regolare, applicazione dei contratti, controlli seri su appalti e subappalti, piani di sicurezza adeguati soprattutto nelle aree più esposte.
C’è poi un aspetto che non può più essere ignorato: dissesto idrogeologico e frane non sono solo questioni tecniche, ma producono effetti diretti sul tessuto economico e sociale. «Per questo ritengo che, ai tavoli istituzionali in cui si affrontano le problematiche legate al dissesto idrogeologico, sia auspicabile la presenza delle organizzazioni sindacali.» aggiunge, il Segretario Generale Patrizia Spinelli.
«Il tema riguarda infatti l’intera collettività: lavoratori, imprese, industrie e attività economiche che, in caso di alluvioni o frane, subiscono interruzioni, danni, crisi e perdita di posti di lavoro. Non si può discutere del futuro del territorio senza chi rappresenta il lavoro e il sistema produttivo che ogni giorno contribuisce alla vita delle comunità.» aggiunge.
Necessarie risposte immediate
«La denuncia del Sindaco di Scafati è un campanello d’allarme che deve trovare risposte immediate e concrete. Non è più tempo di rinvii: la provincia ha bisogno di sicurezza, di prevenzione, di un’azione politica capace di assumersi responsabilità reali. Il territorio può essere difeso, ma serve un impegno vero. È questo l’appello rivolto alle istituzioni: agire, ascoltare chi vive e lavora sul territorio e costruire finalmente una strategia all’altezza della gravità della situazione.» conclude Spinelli.









