Il Tar Campania annulla le proroghe delle concessioni balneari a Sapri, scadute il 31 dicembre 2023. Le spiagge tornano libere in attesa di nuove gare pubbliche. Lo riporta InfoCilento.
Sapri, il Tar annulla le proroghe delle concessioni balneari: spiagge libere dal 2023
Il Tar Campania ha stabilito che le concessioni demaniali marittime del comune di Sapri sono scadute il 31 dicembre 2023, accogliendo il ricorso presentato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm). Le delibere comunali che avevano prorogato automaticamente i permessi risultano quindi illegittime. La decisione conferma quanto previsto dalla Direttiva Bolkestein e da precedenti sentenze del Consiglio di Stato, segnando un cambio di passo nella gestione del litorale cilentano.
L’azione dell’Antitrust era stata sollecitata dall’associazione “Mare Libero”, impegnata nel monitoraggio delle violazioni della normativa europea nei comuni costieri, tra cui i 15 centri del Cilento. Un provvedimento analogo era già stato emesso per il comune di Camerota nei mesi precedenti.
Proroga tecnica e nuove gare
La sentenza precisa che l’unica estensione temporanea possibile per le concessioni è la cosiddetta proroga tecnica, ammessa solo se la gara d’appalto è già formalmente avviata e vi siano impedimenti oggettivi. Nel caso di Sapri, né il Comune né l’amministrazione di Camerota avevano attivato le procedure di gara, rendendo inapplicabile qualsiasi proroga. Di conseguenza, le concessioni risultano scadute e le spiagge devono essere considerate libere.
Klarissa Pica, referente regionale di “Mare Libero”, sottolinea: “Le concessioni indebitamente prorogate sono scadute e le spiagge devono tornare libere in attesa di nuove assegnazioni con procedure competitive. Tutte le spiagge sapresi sono da considerare al momento spiagge libere”.
Verso la gestione pubblica e la tutela del territorio
La sentenza apre ora alla necessità di nuove gare pubbliche, stimolando il dibattito sulla gestione del bene comune. L’associazione Mare Libero promuove modelli di gestione che rispettino il Piano di Utilizzo delle Aree Demaniali della Campania (PUAD), prevedendo almeno il 30% di litorale libero. L’obiettivo è sviluppare progetti pilota di gestione pubblica delle spiagge, coniugando fruizione collettiva e tutela ambientale.
